Siracusa, gli studenti dell’istituto “Martoglio” costretti a stare con coperte e plaid in classe perché i riscaldamenti non funzionano
SIRACUSA – Gli insegnanti della Scuola Secondaria di I Grado “N. Martoglio” di Siracusa segnalano la situazione alquanto disagiata in cui si ritrovano in questi giorni di freddo eccezionale.
Al ritorno dalla vacanze natalizie, insegnanti e studenti hanno trovato i locali dell’edificio gelidi e i riscaldamenti non funzionanti. Sebbene, secondo legge, i locali scolastici dovrebbero avere come valore di temperatura 20/22 gradi centigradi, i ragazzi e gli insegnanti sono costretti a lavorare e studiare coperti e imbacuccati, con le tapparelle chiuse per evitare gli spifferi e con le porte delle aule accuratamente chiuse per evitare che penetri il freddo pungente proveniente dai corridoi.
Non bastano doppi o tripli strati di maglioni, piumini, guanti, cappelli: la situazione è insostenibile.
“Oggi i ragazzi sono arrivati a scuola con coperte e plaid. Difficile – scrivono i docenti – , se non impossibile, concentrarsi, scrivere, lavorare. Si torna a casa infreddoliti e con il rischio concreto di ammalarsi. A conferma della gravità della situazione, si segnala che non si tratta di un guasto improvviso e provvisorio, ma di una situazione che persiste immutata da anni. Ieri è stato sollecitato l’intervento del Sindaco da alcuni insegnanti che hanno scritto sulla sua pagina Facebook. Oggi si chiedono risposte serie al Sindaco e all’Amministrazione comunale e provvedimenti urgenti, affinché vengano garantiti i fondamentali diritti dei cittadini alla salute, allo studio, al lavoro. Non riteniamo sia civile una città in cui le scuole si trovano in queste condizioni. Non siamo terremotati, grazie al cielo, ma lo sembriamo”.