Siracusa, il ministro De Vincenti ospite del think tank di Faraone “Cambiamenti”
SIRACUSA – Il ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, è intervenuto oggi nel salone dell’Area marina protetta del Plemmirio a Siracusa nell’ambito dell’incontro organizzato dal pensatoio “Cambiamenti”, vicino all’area renziana del Pd, che ha come suo leader il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone.
Insieme a Faraone, ed accolto dal sindaco Giancarlo Garozzo, il ministro De Vincenti ha parlato di economia e lavoro, affrontando con imprenditori, responsabili delle pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria e rappresentanze sindacali provenienti da tutta la regione il tema della creazione di un’area in Sicilia libera da tasse, favorendo gli investimenti e realizzando le necessarie infrastrutture. Questo il pensiero di De Vincenti: “Sulla possibilità di costruire zone economiche speciali stiamo discutendo con la commissione europea, c’è un’interlocuzione forte e pensiamo di raggiungere un risultato interessante che consenta di individuare alcune aree del Mezzogiorno, tra cui la Sicilia, in cui si possa avere una concentrazione di incentivi fiscali, di investimenti ed infrastrutture. È un tema sul quale stiamo lavorando”.
De Vincenti ha affrontato anche il tema dell’Autorità di sistema portuale unica tra Augusta e Catania e della scelta del Governo di spostarne la sede a Catania: “Augusta ha una sua peculiarità forte di porto legato alle produzioni industriali, mentre Catania ha un porto articolato che ha dimostrato negli ultimi anni una crescita sotto il profilo non solo commerciale, ma anche crocieristico. Abbiamo individuato un percorso che conduce ad alternare ogni due anni la sede tra Augusta e Catania”.
De Vincenti ha quindi parlato della crescita delle esportazioni in Sicilia e nel Mezzogiorno: “I dati Istat sono interessanti, le esportazioni sono cresciute nel 2016, questo vuol dire che abbiamo capacità e competenze lavorative”.
Faraone nel suo intervento ha detto quale è l’idea sulla quale si sta lavorando: “Dobbiamo fare della Sicilia un’area libera dalle tasse con strutture che funzionano e con un credito agevolato per chi vuole realizzare start up”. Il sottosegretario alla Salute ha spiegato anche di chiudere con l’era dell’assistenzialismo, bocciando l’idea avanzata dal Movimento 5 stelle sul reddito di inserimento per gli indigenti. “Noi dobbiamo rinunciare all’assistenzialismo, lo abbiamo avuto – ha detto Faraone – ed abbiamo costruito una economia non di prospettiva. Dobbiamo creare le condizioni perché i privati investano qui. Chi propone redditi minimi ed assistenzialismo propone ricette dannose. Sul tema della aree libere dalle tasse stiamo discutendo con l’Europa che fino ad ora ci ha impedito di realizzarle. Finalmente nella trattativa con l’Unione europea metteremo questo come primo punto. Il Mezzogiorno deve essere il luogo in cui si pagano poche tasse”.