Politica

Siracusa, inchiesta appalti asili nido, Ezechia Paolo Reale risponde al Sindaco Garozzo

progetto siracusa

Siracusa – L’avv. Ezechia Paolo Reale del Movimento progetto Siracusa Risponde al sindaco Garozzo sulla vicenda dell’inchiesta sugli asili nido. “E’ proprio vero che Dio acceca, anche con il furore, coloro che vuole perdere. Ci spiace aver rovinato il lungo viaggio in Cina del Sindaco, spero non a carico dei contribuenti, con problemi così modesti come la questione morale all’intero del municipio più inquisito d’Italia che lui ha il privilegio di guidare.   È forse la grande distanza geografica ad impedirgli di vedere cose che per tantissimi siracusani di buon senso sono ovvie ? E’ inutile che Garozzo continui a gridare bugie: un tempo forse poteva servire. Oggi la gente è stanca di sentirle. Ed è inutile cercare sciacalli, che, come è noto, mangiano resti, e sono quindi da ricercare molto più vicino a chi quei resti sa elargire, o evocare fantomatici complotti eversivi.  Dopo aver tentato di scaricare Giovanni Cafeo – dichiara Ezechia Paolo Reale -, giungendo a farsi riconoscere bugiardo dal Presidente della Regione, Il Sindaco cerca ora di scaricare altri tre suoi sostenitori. Ma a Siracusa tutti sanno che al ballottaggio Assenza e Di Mauro (e gran parte di Forza Italia) lo hanno sostenuto con convinzione. A Siracusa tutti sanno che Alberto Palestro è stato eletto nella lista di Gianluca Scrofani, assessore al bilancio della giunta Garozzo, che si è presto trasferita armi e bagagli alla corte della maggioranza del Sindaco Garozzo.  Io non rinnego affatto coloro che con me hanno condiviso un’esperienza amministrativa, compresi i tanti che oggi militano con Garozzo nella sua maggioranza, ed anzi addirittura la sostengono. Io valuto le persone per come agiscono oggi, a prescindere dalle motivazioni o  dagli ideali che li animavano in un recente o lontano passato. Peraltro, Salvo Sorbello, a mio ricordo, non ha mai sostenuto proroghe di servizi. La stessa cosa può affermare il sindaco Garozzo? Questi sono fatti, anche troppo ovvi per poterne discutere. Parliamo invece di quelli meno ovvi, che le bugie gridate dal Sindaco tendono a nascondere. Non ho mai parlato delle inchieste giudiziarie in corso; riconosco (non solo quando mi conviene) il diritto inviolabile di ciascuno di difendersi e chiarire la propria estraneità ai fatti e ripeto il mio augurio alle persone coinvolte nelle inchieste di poter dimostrare l’irrilevanza penale della loro condotta. Ciò non toglie che lo scenario politico delle indagini, che è quello che dovrebbe interessare tutti, e per primo il Sindaco, mostra un’evidente, sgradevole ed inopportuna commistione, fosse pure penalmente lecita, tra affari e politica. Mostra l’interesse diretto di alcuni consiglieri comunali di maggioranza o di persone dello staff del Sindaco ad attività economiche foraggiate con finanze pubbliche gestite dal Comune. Mostra un caos amministrativo che è brodo di coltura di possibili illeciti. Forse dalla Cina il Sindaco non si è accorto che all’amministrazione di Siracusa la magistratura non rimprovera certo di aver fatto l’appalto, da tutti ritenuto necessario dopo anni di proroghe, ma ritiene irregolare il modo in cui è stato gestito quell’appalto.  La questione degli asili nido è stata per quasi due anni al centro dell’attenzione politica. Ma né interrogazioni – aggiunge -, né conferenze stampa, né richieste di commissioni d’indagine hanno scalfito le certezze del Sindaco e della sua maggioranza. E sembra non riuscirci neanche l’azione della magistratura.  Le domande più rilevanti, politiche, sono ancora oggi senza risposta: Perché mai è stato diviso l’appalto in quattro gare distinte ? Perché si sono accreditate strutture e dispensati voucher pur essendoci posti liberi negli asili comunali? E perché i posti per i bambini sono alla fine diminuiti, privando tante famiglie di un servizio educativo essenziale?  E’ vero che al Ministero, per poter avere i fondi con i quali indire l’appalto, è stato consegnato un regolamento degli asili diverso da quello adottato dal Consiglio Comunale ?  Perché per quasi dieci mesi i lavoratori delle cooperative che gestiscono gli asili nido non hanno preso lo stipendio ?  Forse il Comune non è stato in grado di rendicontare al Ministero le spese fatte ? Da due anni Progetto Siracusa  fa queste domande, senza ottenere risposte. E in questo la magistratura non c’entra nulla.  C’entra l’attuale amministrazione. C’entrano i dirigenti che non pubblicano oltre trecento determine in materia di servizi sociali e quelli che non danno trasparenza alle delibere sui contributi a pioggia e meritano il richiamo da parte dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, e restano al loro posto, magari con il massimo premio di rendimento. Torni, signor Sindaco, dalla Cina alla realtà ed alla responsabilità.  Ma non scambi, poi, Siracusa per un set della sua film commission: non venga a raccontare di complotti orditi ai suoi danni da poteri occulti e magistratura. Provi a comprendere veramente cosa sta accadendo e quanti guasti e danni sta provocando alla città che le è stata affidata dai cittadini”.


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