Siracusa, l’amministrazione assicura: al caldo quasi tutte le scuole della città
SIRACUSA – Viene reso noto che sono quasi tutte riscaldate le scuole e gli asili nido comunali dopo l’emergenza in alcuni plessi scattata ieri, alla ripresa dopo la pausa natalizia, a causa del brusco abbassamento delle temperature. Così come annunciato, nel giro di poche ore sono stati risolti i blocchi delle caldaie segnalati dai dirigenti al momento dell’apertura; e stamattina, nel corso di una riunione con i presidi, l’assessore alle Politiche scolastiche, Valeria Troia, ha annunciato la decisione dell’Amministrazione di prolungare di due ore i tempi del riscaldamento, anticipando l’accensione degli impianti e posticipandone lo spegnimento.
Rispetto alle segnalazioni giunte ieri agli uffici, i termosifoni hanno ripreso a funzionare regolarmente negli istituti Giaracà, Archia, Raiti e al plesso di via Torino del Wojtyla; in via di soluzione è il blocco al Paolo Orsi mentre si sta intervenendo al Martoglio, il cui guasto è stato segnalato stamattina. Per fronteggiare queste situazioni di emergenza, il Comune dispone di una ditta esterna che interviene su chiamata telefonando all’ufficio tecnico dell’Ente, 0931.451016.
Nel corso delle festività, sono stati effettuati lavori al plesso di via Algeri del Chindemi, alla scuola di via Necropoli Grotticelle e alla Materna di Cassibile del Falcone e Borsellino. Un intervento è stato avviato, e sta per essere concluso, anche all’asilo nido del palazzo di giustizia.
“Gli uffici dell’edilizia scolastica – afferma il sindaco Giancarlo Garozzo – seguono costantemente le indicazioni che giungono dalle scuole, come dimostra il fatto che i lavori agli impianti di riscaldamento sono stati effettuati durante la pausa festiva. Uno spirito di collaborazione con i dirigenti che si è confermato anche durante la riunione di stamattina con l’assessore Troia. Assieme ai dirigenti stiamo lavorando per regolare, in base alle reali esigenze, i tempi di accensione degli impianti. I disagi limitati di questi due giorni sono stati dovuti all’ondata di freddo che è coincisa con lo stop delle attività”.