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Siracusa, L’assessore al bilancio Gianluca Scrofani interviene sulla programmazione gestionale dell’ente

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Siracusa – La programmazione gestionale dell’Ente è messa costantemente a dura prova nonostante le manovre correttive poste da questa Amministrazione.

“Lo Stato stanziava fino al 2011 in favore del Comune di Siracusa 30 milioni contro i 9,7 milioni del 2015; la Regione fino al 2011 ne stanziava 10 milioni contro i 7,3milioni di oggi. Congiuntura particolarmente disastrosa quella del 2015 – dichiara l’assessore al bilancio Scrofani –   in quanto tra minori trasferimenti nazionali e regionali ed il nuovo sistema di contabilità “armonizzata”, il bilancio del comune di Siracusa necessita di un taglio complessivo di 10 milioni di euro. La nostra programmazione che ci ha permesso di interrompere il sistema di proroghe decennali, facendo valere un principio di trasparenza e che ci ha portato a pubblicare bandi di gara per buona parte dei servizi esternalizzati, circa 27 gare, al fine di garantire servizi qualitativamente migliori e a condizioni di mercato più favorevoli. Ci ha permesso di avere un risparmio concreto che varia dai 5/6 milioni. Un ulteriore spending review nei conti del comune tra le utenze (elettriche telefonia acqua e linee adsl), assicurazioni, affitti e costi della politica, ci ha permesso di risparmiare ulteriori 2 milioni di euro circa. Siamo stati costretti ad intervenire sull’aliquota Tasi che passa dal 2,3 per mille al 3 per mille garantendo un nuovo gettito per il Comune di circa 1,5 milioni di euro -aggiunge l’assessore al bilancio -, che comunque resta sempre sotto al massimo consentito che è del 3,3 per mille, che quasi tutte le città italiane hanno applicato. Tutto questo non serve solo a garantire lo standard dei servizi offerti alla città, ma a migliorarli e a mantenere i livelli occupazionali inalterati. Tra le numerose difficoltà gravano quei 45 milioni di mutui attivati nell’arco degli ultimi 15 anni per i quali corrisponderemo per i prossimi ed ultimi sette anni rate da 5 milioni che incidono fortemente sulle scelte gestionali ma soprattutto sulla capacità programmatica dell’ente, non per ultimo sulla capacità di attingere ad ulteriori somme che non siano finanziamenti europei. Nonostante ciò siamo contestualmente riusciti a ritoccare a ribasso, anche se di un punto percentuale, l’Imu agricola, che passa così dal 10,6 per mille al 9,6 per mille, mantenendo un impegno preso con gli imprenditori agricoli che sono stati vittime delle gelate, che hanno investito la città di Siracusa tra il mese di dicembre 2014 e quello di gennaio 2015″.


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