Siracusa, “Le Iene” di nuovo in città e scoppiano le polemiche
SIRACUSA – Ieri sera la città di Siracusa è stata al centro della puntata delle Iene che ancora una volta ha parlato del malcostume e delle indagini che stanno coinvolgendo politici, dirigenti comunali, imprenditori. Una puntata dove gli inviati delle “Iene” hanno intervistato consiglieri comunali come la consigliera comunale Simona Princiotta che con le sue denunce ha portato all’apertura di numerosi indagini aperte dalla Procura della Repubblica di Siracusa.
Sulla vicenda intanto si registra la reazione della consigliera comunale Carmen Castelluccio la quale ha dichiarato: “La consueta pratica diffamatoria della consigliera Princiotta attraverso la stampa continua a strumentalizzare atti di indagine. Siamo ancora nella fase di accertamento dei fatti da parte della Procura , eppure gli stessi vengono spacciati per prove di sentenze già pronunciate, con la complicità del servizio delle Iene, che senza accertare la verità delle notizie, sposano in pieno le teorie della consigliera moralizzatrice proponendo un collegamento tra fatti e responsabilità totalmente scollegati tra loro . Ho ritenuto di non sottrarmi alle domande che mi venivano poste perché chi non ha niente da nascondere e ha sempre avuto un comportamento cristallino nella sua attività politica e personale non deve avere paura di nessun confronto. A dire il vero il tono e i modi aggressivi tipici di questo tipo di pseudo giornalismo meritavano un netto rifiuto ma mi sono , ingenuamente, illusa che raccontare fatti e circostanze precise, non teorie, potesse fare chiarezza”.
“Ma la trasmissione non ha riportato la completezza di quanto ho dichiarato in oltre mezz’ora di conversazione, tagliando sistematicamente ogni mia affermazione non funzionale alla causa accusatoria. Il servizio è altamente diffamatorio e mi riservo azioni legali in merito. Sarebbe troppo facile convocare una conferenza stampa e rendere pubblica la circostanziata memoria difensiva prodotta al procuratore Di Mauro che, su nostra richiesta, ha incontrato me e mio marito , incontro nel quale con fatti accertati, documenti , video e quant’altro, in maniera dettagliata confutiamo ogni teoria accusatoria e ogni legittimo dubbio, ma nel pieno rispetto e nella piena fiducia nell’operato della magistratura preferiamo attendere, pazientemente, le decisioni della procura certi che non potranno che fare chiarezza sui nostri comportamenti . Per il resto, nonostante la forte amarezza per le infamie ricevute, sia io che mio marito continueremo, tutti i giorni, a impegnarci nel nostro lavoro, in politica, nell’associazionismo per contribuire a costruire una città e una comunità migliore e abbiamo la soddisfazione di farlo da 40 anni con la stima incondizionata di tantissimi compagni di strada”.
“Nel merito delle indagini e del quadro proposto dal disservizio delle Iene è ovvio che ognuno deve rispondere dei propri comportamenti anche gravi, così come ha il diritto di difendersi nelle sedi opportune, ma non è nemmeno consentito che si faccia di tutta l’erba un fascio, mischiando ruoli , responsabilità , storie umane e politiche sull’altare della mala politica e del populismo dilagante. Quanti, anche nel PD locale e non solo, stanno sostenendo senza distinguo questi metodi sappiano che i danni che stanno provocando all’idea della politica e del PD sono incalcolabili e che, come è ovvio, saranno una sconfitta per tutti”.