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Siracusa, sit-in davanti a prefettura per sciopero generale sindacato unitario pubblico impiego

SIRACUSA – Le segreterie generali provinciali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa , guidate rispettivamente da Franco Nardi, Daniele Passanisi, Paolo Scimitto e Alda Altamore, rendono noto che aderiscono allo sciopero nazionale di tutto il personale dipendente dagli enti e dalle amministrazioni a cui si applicano i contratti collettivi nazionali del personale dei Comparti e delle Aree delle funzioni centrali, delle Funzioni locali e della Sanità e quindi anche del personale destinatario del contratto collettivo della Regione siciliana, per l’intera giornata di mercoledì 9 dicembre.

“Il personale che aderisce all’agitazione si asterrà dal lavoro per l’intero turno programmato per la stessa giornata – si legge nel comunicato stampa unitario – fatta salva l’applicazione dei protocolli di intesa finalizzati alla individuazione dei servizi minimi ai sensi di quanto previsto dalla legge in materia”.

Le segreterie generali provinciali fanno sapere di essere in attesa di ottenere l’autorizzazione per un “sit-in di sensibilizzazione” previsto dinanzi alla sede della Prefettura di Siracusa (nella foto di repertorio), in piazza Archimede, nel rispetto delle misure governative anti-Covid.

“Il permanere dell’assenza di risposte da parte del Governo alle richieste formulate – sottolineano congiuntamente le sigle sindacali nell’illustrare i motivi della protesta – si unisce all’assenza, ad oggi, di misure straordinarie e a un piano generalizzato in tutte le amministrazioni pubbliche dello Stato, degli enti locali e della sanità di assunzioni in tempi rapidi, volte a colmare le gravi carenze di organico che insistono nelle pubbliche amministrazioni dei comparti summenzionati, anche in relazione alle necessità imposte dall’emergenza pandemica e dalla crisi economica. È stato constatato, in particolare, che nel disegno di legge di bilancio non sono previste risorse finanziarie sufficienti per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro del personale dei comparti e delle aree delle Funzioni centrali, delle Funzioni locali e della Sanità (necessarie per completare il recupero salariale di quanto perso nel precedente decennio di blocco contrattuale; per garantire il consolidamento in busta paga dell’elemento perequativo previsto nei Ccnl 2016/2018; per valorizzare la professionalità del personale delle pubbliche amministrazioni attraverso la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione, anche al fine di migliorare l’organizzazione del lavoro e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni; per incrementare i fondi per la contrattazione integrativa ed aggiornare il sistema indennitario, rimuovendo i vincoli normativi ad oggi esistenti)”.

“I sindacati, inoltre, hanno preso atto dell’assenza di misure volte a prorogare i requisiti previsti dal decreto 75/17 relativi alle procedure di stabilizzazione e garantire proroghe dei contratti e percorsi di stabilizzazione per tutti i precari delle amministrazioni pubbliche – si legge ancora nel comunicato stampa – È stata, altresì, rilevata la mancata revoca e modifica del Dm 19.10.20, emanato dal ministro della pubblica amministrazione, con cui si limitano e si ledono diritti e tutele fondamentali dei lavoratori e si riducono le prerogative sindacali contravvenendo al sistema di relazioni sancito dai contratti collettivi; Le segreterie Regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, rilevano che le questioni nazionali afferiscono anche ai lavoratori destinatari del contratto collettivo regionale e che persistono in Sicilia analoghe rivendicazioni contrattuali e giuridico professionali. Da qui la decisione di proclamare la protesta anche in provincia di Ragusa e di unire alla stessa il sit-in destinato a sensibilizzare le istituzioni sulla problematica”.


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