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Siracusa, tornano le processioni religiose. L’Arcidiocesi comunica le nuove regole Cei

SIRACUSA – A partire dalla Domenica delle Palme, che cade il 10 aprile prossimo, torneranno le processioni religiose che erano vietate dal primo “lockdown” di due anni fa. La Conferenza episcopale italiana (Cei) ha comunicato che, con l’imminente superamento delle misure governative anti-Covid in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza (decreto-legge 24 del 24 marzo 2022), a seguito delle intese con il Governo italiano, con decorrenza 1 aprile 2022 è abrogato il protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo.

La notizia, oggi resa nota dall’Arcidiocesi di Siracusa, era stata in parte anticipata dalla nota pastorale inviata al termine della sessione primaverile della Conferenza episcopale siciliana, conclusa il 9 marzo, alle 1.053 confraternite dell’isola.

La comunicazione odierna è di monsignor Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, che richiama comunque a un “senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus”, affidando alla comunità diocesana i seguenti “consigli e suggerimenti“.

“Obbligo di mascherine: è prorogato fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso. Pertanto nei luoghi di culto al chiuso si deve accedere sempre indossando la mascherina.

Distanziamento: non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi.

Igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto.

Acquasantiere: si continui a tenerle vuote.

Scambio di pace: è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio.

Distribuzione dell’Eucaristia: i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano.

Sintomi influenzali: non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al Covid-19.

Igiene ambienti: si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti.

Processioni: è possibile riprendere la pratica delle processioni. Nella considerazione delle varie situazioni e consuetudini locali si potranno adottare indicazioni particolari. Il discernimento degli Ordinari potrà favorire una valutazione attenta della realtà e orientare le scelte”.

Monsignor Amenta trasmette altresì gli “orientamenti per la Settimana Santa 2022“.

“Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse – auspica – A tal riguardo si segnala che i media della Cei – Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu – trasmetteranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre”.

Per la Domenica delle Palme, il 10 aprile, “la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami”.

Per il Giovedì santo, il 14 aprile, “nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina”.

Per il Venerdì santo, il 15 aprile, “l’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157)”.

La Veglia pasquale, dalla sera del 16 aprile, “potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito”.

“I presenti orientamenti – aggiunge – sono estesi a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose”.

“Alla luce di quanto disposto dalla Cei d’intesa con l’Autorità governativa – conclude il vicario generale dell’Arcidiocesi – allo stato nulla osta alla ripresa delle processioni e delle feste religiose. Anche se non previsto dalla regolamentazione data, Vi chiedo di esortare i fedeli ad indossare, anche all’esterno ed in occasione delle processioni con gli inevitabili assembramenti, l’apposita mascherina quale gesto di prudenza e responsabilità verso sé stessi ed i soggetti più fragili”.

(Nella foto di repertorio: festa di Santa Lucia a Siracusa, 2019)


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