Vicenda Versalis, intervento del deputato nazionale Pippo Zappulla (PD)

Roma – Il deputato nazionale del parrito democratico Pippo Zappullo interviene sulla audizione dell’amministratore delegato dell’Eni in merito alla vicenda Eni- Versalis dichiarando: “Nel pomeriggio di ieri si è tenuta, davanti le congiunte Commissioni Attività Produttive di Camera e Senato, l’audizione dell’amministratore delegato dell’Eni, Claudio De Scalzi che ha illustrato il piano strategico 2016-2019, con particolare riferimento al settore della chimica e ai nuovi scenari dei prezzi e del mercato del petrolio. Specificatamente alla chimica Versalis, De Scalzi ha ribadito che la trattativa con la finanziaria americana Sk Capital è aperta, ma ha inteso precisare che ancora non è definita e conclusa. Anzi, rispondendo alle pressanti richieste e domande, ha ammesso che la trattativa potrebbe anche non concludersi positivamente. Prevedendo, in tal caso, l’avvio di nuove ricognizioni sul mercato nazionale e internazionale per individuare partners industriali interessati all’acquisizione di parte della proprietà Versalis. De Scalzi ha – aggiunge – , inoltre, tenuto a individuare in un mese circa il tempo occorrente per avere un quadro definitivo della trattativa. In tal senso, precisando che allo stato non ci sono stati contatti, non ha escluso la possibilità di avviare un ragionamento con la stessa Cassa Depositi e Prestiti. Abbiamo tenuto a ribadire che in discussione non è la possibilità di attivare intese con partners industriali anche di valenza e spessore internazionale; la contrarietà forte e decisa nasce dall’avere individuato la Sk Capital che non offre le indispensabili garanzie sul terreno della solidità finanziaria, del progetto industriale, della continuità occupazionale, del mantenimento degli investimenti previsti, degli interventi sul versante ambientale e delle bonifiche. Non possono tranquillizzare le condizioni di 5 anni del mantenimento degli impegni sugli assetti produttivi e di tre sui livelli occupazionali, proprio perché la chimica è un settore che merita e impone continui interventi di ammodernamento tecnologico sulle produzioni e sulla qualità dei prodotti, mentre gli impegni così contenuti nel tempo fanno presagire una chiara volontà di disimpegno e di dismissione. Le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato dell’Eni confermano, quindi, la fondatezza delle preoccupazioni, ma il non avere ancora definito alcuna intesa consente di rimettere in discussione l’intera operazione. E se il Governo ritiene davvero strategica la chimica deve intervenire ora e autorevolmente nei confronti dell’Eni.
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Per queste ragioni ritengo importanti le iniziative di lotta e di mobilitazione già programmate dal sindacato e dai lavoratori. Questo è infatti il periodo cruciale in cui si assumeranno le scelte e le decisioni ed è davvero fondamentale che si mantenga fortissimo il livello unitario di pressione dei lavoratori e delle forze sociali, con istituzioni locali, rappresentanze parlamentari, Regione siciliana”.