Cronaca

Zona industriale, operazione “No fly”, le note di Versalis e Sasol

SIRACUSA – Versalis e Sasol Italy, attraverso due distinte note stampa, sostengono la correttezza dei rispettivi operati e si mettono a disposizione della autorità procedenti. Gli impianti industriali delle due società, a Priolo Gargallo e Augusta, sono stati sottoposti a sequestro preventivo stamani, nell’ambito dell’operazione “No fly” (vedi articolo e servizio) che ha visto eseguire il medesimo provvedimento anche per i depuratori Tas di Melilli e Ias di Priolo, per emissioni in atmosfera ritenute “inquinanti” e “moleste” nel periodo che va da gennaio 2014 a giugno 2016.

“Versalis conferma di avere ricevuto notifica da parte della Procura di Siracusa di un provvedimento di sequestro preventivo degli impianti della società situati presso lo stabilimento industriale di Priolo – si legge nel comunicato di Versalis – La società, che è in attesa di analizzare le motivazioni del provvedimento, sta fornendo la massima collaborazione all’autorità giudiziaria e confida di poter dimostrare la correttezza del proprio operato in termini di sostenibilità ambientale delle proprie attività”.

“La società Sasol Italy, in relazione al decreto di sequestro preventivo dello stabilimento industriale di Augusta, emesso questa mattina dalla Procura di Siracusa – si legge nel comunicato di Sasol Italy – sta fornendo la sua completa disponibilità a collaborare con le autorità competenti. Lo Stabilimento di Augusta, che opera nel campo della chimica per la detergenza e il personal care, nel rispetto del provvedimento di sequestro, manterrà la piena operatività”.

“In attesa di conoscere e valutare i dettagli del provvedimento ed effettuare ogni opportuna verifica in relazione allo stesso – prosegue il comunicato – Sasol Italy, pur ritenendo di avere sempre operato nel rispetto delle prescrizioni normative ed autorizzative, sottolinea di aver già effettuato negli ultimi anni cospicui investimenti per lo Sviluppo Sostenibile, adottando i più moderni presidi ambientali al fine di ridurre quanto più possibile l’impatto della propria attività sull’ambiente”.

Il provvedimento, di carattere preventivo, prevede il mantenimento della facoltà d’uso degli impianti e, quindi, la continuità di esercizio delle unità in sequestro, previa disponibilità dei gestori a produrre, entro 90 giorni, un programma attuativo per ricondurre nei limiti le emissioni in atmosfera nonché il versamento di una garanzia fideiussoria pari al costo delle opere di adeguamento, che dovranno essere completate entro i prossimi 12 mesi.


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