La commissione Attività produttive dell’Ars ha approvato gli articoli del disegno di legge “Marziano-Barbagallo” sull’istituzione delle zone franche montane. A comunicarlo è stato il deputato regionale Bruno Marziano, presidente della Terza commissione. Il testo in questione è il risultato dell’unificazione di due disegni di legge, che portano i nomi dei due deputati regionali Marziano e Barbagallo, e che tende ad incentivare la riqualificazione e il reinsediamento urbano ed anche il rilancio delle attività economiche e sociali nelle zone montane della Sicilia. «Esprimo soddisfazione – ha dichiarato il deputato regionale Bruno Marziano – perché è una legge importante nata da un proficuo dibattito con le comunità che interesserà il 25 per cento del territorio siciliano: darà la possibilità di rilanciare l’economia di tanti piccoli comuni». Mercoledì è previsto il voto finale sulla legge nel suo complesso, che andrà direttamente in aula poiché non è previsto alcun impegno di spesa e in aula ci sarà “corsia preferenziale” poiché è già stato stabilito durante una riunione di capigruppo. «La legge – ha continuato Marziano – è il frutto di un confronto con i comuni dell’Etna e delle Madonie e adesso riguarderà tutti i comuni montani già individuati dal decreto del Presidente della Regione, ma verranno aggiunti anche i comuni che fanno parte di parchi e riserve in territori prevalentemente montani. È uno strumento legislativo che garantirà gli stessi incentivi delle zone franche urbane applicate ai comuni montani: consentirà il ritorno all’insediamento urbano, favorirà la valorizzazione dell’agricoltura sociale e dei prodotti tipici, inoltre prevede la difesa dei servizi essenziali, dei trasporti e delle scuole tramite incentivi. Tutti gli interventi verranno finanziati attraverso il Fondo regionale per la montagna adeguatamente rimpinguato e tramite il Fondo sviluppo e coesione all’interno dei quali va prevista la quota specifica per le aree interne». Il Disegno di legge verrà presentato domani, 1 ottobre, a Sortino alle 18,30 nel corso del consiglio aperto dell’Unione dei comuni montani e il 12 ottobre a Castellana Sicula in un apposito convegno organizzato dagli amministratori dei comuni delle Madonie.