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Addio a Laura Salafia, siracusana ferita da un proiettile vagante a Catania che non si arrese

SIRACUSA – È morta oggi a Catania Laura Salafia, all’età di 47 anni. Il 1° luglio del 2010, mentre attraversava piazza Dante all’uscita dalla facoltà di Lettere a Catania, venne raggiunta da un proiettile vagante esploso da Andrea Rizzotti all’indirizzo di un pregiudicato. Rimase tetraplegica ma, su una sedia a rotelle e con un respiratore artificiale, non si è arresa distinguendosi per il grande impegno sociale.

Un impegno, rivolto in particolare ai bambini dall’associazione “Cappuccini onlus” di Catania, per il quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella le ha concesso nel 2021 l’onorificenza di cavaliere della Repubblica. Nello scorso giugno, ha ricevuto la laurea honoris causa in Filologia moderna all’Università di Catania, coronando il sogno del titolo accademico a 13 anni dall’incidente che le causò la lesione del midollo.

Laura Salafia nacque a Siracusa il 5 giugno 1976, ma trascorse l’infanzia a Sortino. Conseguiti, prima, la maturità al liceo scientifico sperimentale di Lentini e, quindi, il diploma all’istituto magistrale “Quintiliano” di Siracusa, nel 2000 si iscrisse in Lettere moderne all’Università di Catania. Nel 2003 si trasferì a Padova per insegnare nelle scuole primarie statali. Ritornò a Catania nel 2006 per completare gli studi universitari, interrotti nel 2010 a causa del grave incidente che la obbligò a “rinascere”.


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