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Anno giudiziario a Catania, avvocati siracusani abbandonano l’aula per protesta

SIRACUSA – I rappresentanti dell’Ordine degli avvocati di Siracusa hanno abbandonato questa mattina a Catania la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario per “protesta contro le sempre più gravi carenze d’organico nel tribunale di Siracusa e contro la riforma della prescrizione”.

Gli avvocati dell’Ordine presieduto da Francesco Favi, insieme ai colleghi della Camera penale “Pier Luigi Romano”, hanno lasciato l’aula della Corte di appello di Catania durante l’intervento del rappresentante del ministro della Giustizia, Francesco Cottone. A seguire la cerimonia è rimasto solo il presidente dell’Ordine degli avvocati di Siracusa, Favi, per rispetto istituzionale nei confronti della Corte di appello e del suo presidente. Gli avvocati siracusani si sono così uniti alle proteste sulla riforma della prescrizione che hanno segnato tutto il territorio nazionale, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.

La protesta dell’Ordine degli avvocati di Siracusa è legata però anche alla “ormai insostenibile situazione, per l’attività del Tribunale di Siracusa e l’attività professionale dei legali, a causa delle carenze di personale denunciate più volte negli ultimi mesi”. Come previsto dalla pianta organica, a Siracusa dovrebbero essere in servizio 35 magistrati, compreso il presidente del Tribunale e 4 presidenti di sezioni, ma nella realtà l’organico è formato ad oggi da soli 21 magistrati: si tratta di 14 unità in meno per una situazione che ha conseguenze non solo sull’attività del tribunale e degli avvocati ma anche sull’accesso alla giustizia dei cittadini.

Gravi lacune anche per quanto riguarda il personale amministrativo, perché mentre in pianta organica sono previste 132 unità, in servizio a Siracusa ci sono solo 116 unità.

“Mi sembra di essere tornato indietro – sono le dichiarazioni di Francesco Favi – Oggi si sono parlati due mondi sordi alle rispettive istanze: la magistratura associata e l’avvocatura. Un ruolo essenziale lo hanno giocato le dichiarazioni, irrispettose e irricevibili, di Piercamillo Davigo. Sul piano poi delle particolarità territoriali si è invece registrato il riconoscimento generale delle assurde difficoltà del Tribunale di Siracusa. L’avvocatura sarà in prima fila nel richiedere semplicemente normalità, adottando ogni azione di protesta necessaria”.

(Foto generica)


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