AUGUSTA – Si è svolta nella base di Comforpat di Augusta la festa della Marina Militare 2015. Alla cerimonia oltre all’Ammiraglio Nicola De Felice comandante di Marisicilia erano presenti le massime autorità civili e militari della provincia di Siracusa. Dopo la benedizione da parte del cappellano militare Don Nicola Minervini ha benedetto la Corona d’alloro. Sulle note del Piave ha deposto la Corona d’Alloro al monumento che ricorda i caduti in mare. Subito dopo la lettura dei messaggi da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro della Difesa Pinotti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Graziano e del capo di Stato Maggiore della Marina Militare De Giorgi ha preso la parola il comandante di Marisicilia Ammiraglio Nicola De Felice.
Nel suo intervento il contrammiraglio ha detto: “Lo schieramento in questa banchina rappresenta il connubio tra personale che opera in mare e presso tutte le strutture presenti a terra, presso le direzioni, le officine arsenalizie, le direzioni di commissariato, del genio militare, i magazzini, i depositi, le strutture sanitarie, le capitanerie di porto e del comando marittimo di tutta la Sicilia. Vale la pena in questa giornata ricordare i principali compiti che la forza armata assolve soprattutto a beneficio di voi più giovani. Si tratta in effetti di difesa marina del territorio nazionale, protezione delle linee del traffico marittimo del passaggio obbligato delle flotte di accesso ai porti sistema produttivo internazionale e di trasporto marittimo italiano da cui dipende la sopravvivenza del paese . Il controllo integrato degli spazi marittimi indispensabile per disporre della consapevolezza di ciò che avviene nell’ambiente marino circostante il nostro paese. La presenza e la sorveglianza – aggiunge l’ammiraglio De Felice – dell’aree di interesse per assicurare una credibile capacità di intervento e di tutela dell’uso legittimo del mare anche in relazione al fenomeno della cosiddetta territorializzazione dell’alto mare. La partecipazione alle missioni nell’ambito ONU, NATO, UE e multinazionale. La proiezione di capacità militare e umanitarie su terra intervenire in situazioni di calamità e in ogni straordinarietà e urgenza. La sicurezza dei connazionali all’estero, la prevenzione e lo sfruttamento illegale delle risorse sottomarine e la protezione degli obiettivi strategici come le infrastrutture energetiche di interesse nazionale. La Sicilia, la sua predisposizione strategica e geografica nel Mediterraneo assolve tutte le funzioni che la Marina Militare le richiede attraverso la sua flotta e attraverso i comandi a supporto delle unità navali. Oggi in questa particolare ricorrenza liturgica sia doveroso rappresentare come la Marina in Sicilia sia stata in questi ultimi anni una parte di una squadra in un sistema integrata di un modello partito dalla provincia di Siracusa che ha sviluppato ed a contribuito al contrasto effettuato in mare e sul territorio anche attraverso le attività di indagine poste in essere per promuovere le azioni penali dirette a reprimere il reato del fenomeno dell’immigrazione illegale sul territorio italiano e soprattutto siciliano espletato sin dall’intercettazione in mare e dopo sulla terra ferma dei clandestini con l’accompagnamento da parte delle unità navali soprattutto verso il porto di Augusta. Basta ricordare – aggiunge De Felice – che in questo porto (porto commerciale di Augusta n.d.r) nel periodo che va dal 2013 ad oggi sono stati salvati e portati a terra incolumi circa 65 mila migranti clandestini, suddivisi in 333 sbarchi con l’arresto di 370 scafisti, circa 50 imbarcazioni sequestrate ma anche il recupero di 56 cadaveri. La Marina militare possiede tutte le competenze, culturali, strategiche, di visione di lungo periodo per garantire la necessaria opera sul mare a tutela degli interessi nazionali a supporto della politica estera del paese”.
Salvatore Pappalardo