Avola, un successo la due giorni con la “città della legalità per i ragazzi” a teatro


AVOLA – Due giorni vissuti nella “Città della legalità dei ragazzi” ricreata al Teatro “Garibaldi” di Avola in occasione del trentennale delle stragi di mafia. Un’autentica agorà che ha riunito studenti provenienti dalla provincia di Siracusa e da quelle di Catania, Enna e Palermo. Decine di ragazzi che, con le rispettive classi, hanno partecipato allo “Stargate contest” creato e realizzato da Arca, “Associazione rinascimento culturale archimedeo”, di Stefania Altavilla.
Una serie di cortometraggi che hanno raccontato, con gli occhi di giovanissimi registi e attori, la Sicilia a trent’anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio. Quattro le categorie in gara. Il premio gradimento Facebook, con i like raccolti grazie al “Portale Stargate” creato da Linea 11, è stato assegnato a “La verità vive” dell’Istituto salesiano “Don Bosco – Villa Ranchibile” di Palermo. Il riconoscimento per la migliore regia ai ragazzi della 4ªB del Liceo classico “Matteo Raeli” di Noto con “2 più 2 non è uguale a 5”. Il premio Critica è andato al lavoro “In bilico” della 4ªAF del Liceo artistico “Renato Guttuso” di Giarre. Il migliore attore, invece, è stato giudicato Gabriele Sanfilippo, protagonista nel summenzionato corto “La verità vive”.
La due giorni, sotto l’attenta supervisione del regista Fo Siracusa, è iniziata la mattina di venerdì 20 maggio con un talk che ha messo insieme Arnaldo Colasanti, scrittore, critico letterario e cinematografico, Rossana Cannata, vicepresidente della commissione Antimafia all’Ars, Maria Giovanna Mirano, autrice del libro “Storia di una ribelle ‘nfame” (qui recensito da La Gazzetta Siracusana.it) inserito nel progetto di lettura per le scuole coinvolte, Mario Venuto, commissario capo della Polizia ad Avola, e il luogotenente Luigi Ladaga, comandante interinale della stazione dei Carabinieri di Avola.
Secondo giorno, sabato 21 maggio, dedicato al contest con i premi, realizzati dall’architetto Lara Grana, assegnati dalla giuria composta da Fo Siracusa, Arnaldo Colasanti e Gianfranco Diomedi. Sul palco, il conduttore radiofonico Mimmo Contestabile, i ragazzi de “La mafia uccide solo d’estate” con Rosario Terranova e Manuel Bono. Particolarmente coinvolgente la proiezione del cortometraggio “Paolo e i suoi angeli” di Giulia Galati. Suggestiva la colonna sonora alla due giorni di Ernesto Marciante che ha offerto una carrellata di brani legati alla legalità, al riscatto, a quei giorni del ’92. Prezioso il contributo video del giornalista d’inchiesta Fabio Amendolara che ha raccontato la sua esperienza e il ruolo del giornalismo per la cultura della lotta alla mafia.
“È stata una manifestazione partecipata e di grande impatto emotivo – ha commentato al termine Stefania Altavilla, ideatrice del progetto e presidente di Arca – Un anno è mezzo di lavoro che ha entusiasmato gli studenti di tutta la Sicilia. Abbiamo parlato di legalità e abbiamo ascoltato e visto la loro produzione. Vederli a decine, arrivare ad Avola per partecipare e sapere dai loro docenti che non si sono risparmiati, è il riconoscimento per un progetto fortemente voluto e che continuerà. Sono sperimentazioni che ci offrono la possibilità di ritrovare il senso della legge”.