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Bitcoin, tra guerra e inflazione quali previsioni per la criptovaluta?

Il Bitcoin continua ad essere uno degli osservati speciali sui mercati finanziari. Non è passato molto tempo da quanto la criptovaluta (insieme all’intero settore) ha raggiunto la sua quotazione massima, ma nel giro di pochi mesi è successo davvero di tutto. A cavallo tra il 2021 ed il 2022 c’è stato un importante calo della quotazione, ma in questi ultimi giorni ci sono stati dei sussulti interessanti che hanno riportato il prezzo della moneta digitale al di sopra dei 42.000 dollari.

L’incertezza regna sovrana sui mercati finanziari e il mondo crypto non è affatto escluso. Anche se se ne parla sempre di meno, il coronavirus continua a creare incertezza; l’inflazione galoppante e soprattutto la guerra tra Russia e Ucraina sono in questo momento i fattori che stanno pesando di più sull’andamento del Bitcoin. Per fare delle previsioni e capire se è il caso di puntare sulla regina del mondo crypto è necessario analizzare al meglio il contesto attuale ed i suoi possibili sviluppi.

La situazione attuale nel mondo crypto

Per molti analisti la rottura della resistenza a quota 42.000 dollari è stato un momento molto importante per l’andamento della quotazione del Bitcoin. Non è ancora il caso di sbilanciarsi, ma può essere l’inizio di un bel percorso. Chi ne vuole approfittare sfruttando la quotazione tutto sommato ancora bassa e le potenzialità dell’asset, deve sapere innanzitutto come investire in bitcoin, in modo da sfruttare al meglio le opportunità che questo crypto token può offrire.

Molti credono che l’unico modo per investire sulle monete digitali sia il loro acquisto. Per comprare Bitcoin è necessario collegarsi ad una piattaforma di exchange e fare lo scambio tra valuta corrente e valuta digitale. In questo modo si diventa proprietari dei token comprati, che poi devono essere conservati in un e-wallet. L’obiettivo è quello di detenere i Bitcoin per venderli quando il loro prezzo sarà più alto: si tratta quindi di un investimento di lungo periodo.

Come investire sul Bitcoin

Il potenziale di crescita del mondo crypto è enorme, quindi l’acquisto delle monete digitali può essere un’ottima idea di investimento per un orizzonte temporale medio/lungo. Ma è un’operazione che presenta qualche aspetto su cui vale la pena riflettere un po’. Innanzi tutto, la storia ci insegna che non c’è la certezza che la quotazione del Bitcoin salga sempre, quindi non si sa se e quando si potrà effettuare la vendita ottenendo un profitto.

In secondo luogo, gli exchange al momento sono intermediari che non devono sottostare ad alcuna regolamentazione. È possibile che nei prossimi mesi possa cambiare qualcosa (l’Italia ha già deciso di introdurre un registro degli operatori), ma al momento la situazione è questa. Per tali motivi molte persone hanno scelto una via diversa per investire in Bitcoin, quella del trading online con i CFD, ovvero i contratti per differenza.

Negoziando questi strumenti finanziari derivati il trader non acquista le criptovalute che i CFD hanno come sottostante, ma può speculare sulle continue oscillazioni dei loro prezzi. A differenza di quanto accade con l’acquisto diretto, il trading permette di investire sia al rialzo che al ribasso; inoltre, i broker di trading online sono sottoposti ad una rigida regolamentazione, quindi è possibile affidarsi a intermediari affidabili e sicuri come eToro, XTB, Capex.com e Plus 500.

Le previsioni sulla criptovaluta: i possibili sviluppi

Come detto in precedenza, l’intero comparto delle criptovalute dopo aver raggiunto i suoi picchi nel mese di novembre 2021 ha iniziato una lunga fase discendente. Alla base di questo trend ci sono diversi fattori, tra cui il blackout internet nel Kazakistan, paese in cui si trova uno dei più importanti hotspot per il mining, e gli allentamenti da parte delle banche centrali degli stimoli introdotti per aiutare l’economia nel periodo della pandemia.

L’esplosione dell’inflazione e lo scoppio della guerra in Ucraina hanno fatto pensare a molti che il Bitcoin potesse affermarsi come asset rifugio, ma per il momento le criptovalute non si sono dimostrate all’altezza di questa definizione. Il rimbalzo di quest’ultima settimana fa però ben sperare: la rottura della resistenza a quota 45.000 dollari potrebbe dare il via ad una definitiva inversione del trend. Le novità a livello normativo che verranno presumibilmente introdotte nel prossimo futuro dovrebbero dare un’ulteriore spinta alla crescita del mondo crypto.


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