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Cannabis terapeutica: in Italia sarà prodotta dall’Esercito

cannabis-flosAll’estero sono migliaia i pazienti che utilizzano la cannabis terapeutica. Sono persone affette da sclerosi multipla, Sla, fibromialgia, neuropatia, glaucoma, Hiv o con dolori oncologici. In Italia invece nonostante il decreto del 2007 emanato dall’allora ministro della Salute, Livia Turco, che ha riconosciuto l’efficacia farmacologica dell’intera pianta della cannabis, nel 2013 solo 40 pazienti hanno avuto accesso a questa terapia.

Arrivato il via libera dei ministeri interessati, quello della Difesa, Roberta Pinotti, e della Salute, Beatrice Lorenzin. La pianta verrà coltivata nello stabilimento dell’istituto chimico-militare di Firenze e distribuita già nel 2015.

Attualmente sono 9 le Regioni italiane che hanno legiferato sul tema dei farmaci a base di cannabis, approvando normative che ne consentono concretamente l’utilizzo ai sensi di decreto del 2007 emanato dall’ex ministro Turco. Si tratta di Puglia, Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia e Umbria.

Nonostante il decreto Turco e le normative regionali la maggior parte dei farmaci in questione, non è ancora presente nel mercato italiano e i medici che li vogliono prescrivere, ancora troppo pochi, sono costretti a richiedere l’importazione dall’estero al ministero della Salute.

In questo modo si spera che i molti ostacoli all’accesso a questi prodotti possano essere superati.

Perché suscita interesse la cannabis per uso terapeutico. In pratica, il principio attivo contenuto nella resine di questa pianta, il Tetra-Idro-Cannabinolo (THC) e suoi derivati, oltre ai già noti effetti cosiddetti psicotropi (agenti sulle funzioni cerebrali), presenta diversi effetti terapeutici:

  • Effetti stabiliti da studi clinici contro: nausea e vomito, anoressia e cachessia, spasticità, condizioni dolorose (in particolare dolore neurogeno)
  • Effetti relativamente ben confermati contro: disordini del movimento, asma e glaucoma
  • Effetti meno confermati contro: allergie, infiammazioni, infezioni, epilessia, depressione, disordini bipolari, ansia, dipendenza, sindrome d’astinenza
  • Effetti allo stadio di ricerca contro: malattie autoimmuni, cancro, neuroprotezione, febbre, disordini della pressione arteriosa.

Tuttavia, i due Ministeri interessati tengono a precisare che questo non rappresenta un passo in avanti verso la liberalizzazione della cannabis.


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