Emergenza voli Catania, si potrà usare l’aeroporto militare di Sigonella


SIRACUSA – Diventa concreta l’ipotesi di utilizzare l’aeroporto militare di Sigonella, in provincia di Siracusa, per consentire agli enti aeroportuali siciliani di confermare i voli programmati da e per Catania, nella fase emergenziale post incendio.
Con il Terminal A di Fontanarossa ancora chiuso, almeno fino al 24 luglio, si paventa il rischio di congestionare il traffico aereo estivo, nel picco annuale, degli altri scali, da quello più vicino di Comiso a quelli di Palermo e Trapani-Birgi.
“Ieri sera ho chiamato il ministro Crosetto – dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani – al quale ho chiesto la possibilità dell’utilizzo dello scalo dell’aeroporto militare di Sigonella, dopo aver rappresentato il grave stato di criticità in cui si trova il sistema aeroportuale siciliano a seguito della ridottissima attività dello scalo di Fontanarossa”.
“Il ministro, dopo le dovute consultazioni, mi ha informato circa la possibilità dell’utilizzo dello scalo militare – riferisce il governatore – come già avvenuto in una precedente situazione di inagibilità dell’aeroporto di Catania, a causa della pioggia di polvere vulcanica. Ringrazio a nome dei siciliani il ministro Crosetto per la grande sensibilità dimostrata sulla vicenda, che denota ancora una volta la serietà ed affidabilità del governo Meloni”.
Secondo le prime informazioni riportate da Ansa.it, l’ipotesi è quella di effettuare il check-in dei passeggeri all’aeroporto di Catania, i quali saliranno a bordo di autobus diretti a Sigonella, dove poi decolleranno gli aerei di linea. Lo stesso avverrà, con la procedura inversa, per i voli di ritorno a Catania. Una misura simile fu adottata già nel 2012.
(Foto di repertorio)