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Fatturazione obbligatoria per i forfettari: tutte le novità da conoscere

Da tempo se ne parlava e adesso è diventato ufficiale: la fattura elettronica, a partire dal primo luglio 2022, diventerà obbligatoria anche per i titolari di partita Iva che operano in regime forfettario.

Una misura introdotta nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), che rientra nel pacchetto antievasione fiscale studiato dal Governo, all’interno del quale è compresa anche la lotteria degli scontrini basata su vincite immediate.

L’Italia da tempo voleva estendere l’obbligatorietà dell’e-fattura ai soggetti operanti in regime forfettario, una misura che ha dato ottimi risultati in materia di contrasto all’evasione fiscale. Alla luce dei numeri positivi, la Commissione Ue ha dato il suo benestare all’estensione della misura.

Cosa cambia in sostanza? I titolari di partita Iva in regime forfettario, che applicano la flat tax al 15%, ed al 5% per i primi 5 anni, sono obbligati ad emettere la fattura elettronica dal 1° luglio 2022.

Nonostante tutto, restano ancora dei soggetti esclusi dall’obbligatorietà della misura. Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, si è opposto all’idea di estendere l’obbligatorietà dell’e-fattura a tutte le partite Iva in regime forfettario.

Il Decreto legge 36/2022, attuativo della misura, conferma infatti l’esclusione fino al 31 dicembre 2023 di tutte le piccole partite Iva che non superano i 25.000 euro annui di compensi e ricavi. Sarebbero almeno 800.000 le partite Iva esonerate dall’obbligo, tra le quali piccole imprese e liberi professionisti. Questi soggetti, almeno fino a fine 2023, potranno continuare ad emettere la fattura cartacea.

Tuttavia, per i soggetti che rientrano nella misura, è previsto un periodo transitorio. Dal momento in cui scatta l’obbligo, fino al 30 settembre 2022, è possibile emettere la fattura elettronica entro il mese successivo a quello in cui è stata effettuata l’operazione. In genere il termine massimo entro il quale emettere la fattura è di 12 giorni, ma almeno in questa fase transitoria viene allungato fino al mese successivo, senza ulteriori sanzioni.

I soggetti obbligati alla fatturazione elettronica devono quindi adeguarsi, dotandosi delle giuste strumentazioni. A dire il vero sono tante le partite Iva che, ancor prima dell’obbligatorietà, sono passate alla fatturazione elettronica, una soluzione decisamente più pratica ed anche ecologica.

Il primo passo è stato quello di dotarsi di un efficiente software di fatturazione elettronica, come Danea Easyfatt, che fornisce un ottimo supporto alla gestione fiscale dell’azienda. Con pochi clic è possibile gestire tutte le fatture, liberando l’ufficio o il proprio studio di carte e scartoffie che occupano spazio prezioso e che danno un’immagine confusionaria dell’ambiente lavorativo.

Da evidenziare anche il notevole risparmio economico, poiché si tagliano tutti i costi legati all’acquisto dei fogli A4 ed alla manutenzione della stampante. Ne trae beneficio anche l’ambiente circostante, poiché c’è un utilizzo molto più contenuto di carta e di materie prime. La fatturazione elettronica insomma è la soluzione del futuro, ma anche del presente.


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