Floridia, Corrado Di Pietro presenta “Gli esagoni di Borges”


FLORIDIA – Al Centro Artistico Culturale “ Giuseppe Ierna” di Floridia si è tenuto un incontro con lo scrittore, poeta e saggista Corrado Di Pietro che ha presentato il suo ultimo lavoro “ Gli esagoni di Borges” coinvolgendo il Prof. Egidio Ortisi che, con la sua dialettica, indiscussa cultura, il senso critico misto a spiccata comunicativa, ha dato ai presenti in sala un’idea precisa dei valori e dell’interesse che il libro in questione susciterà in coloro che vorranno leggerlo. Quest’ultima opera di Di Pietro è un condensato del pensiero e del suo stile, sempre in bilico fra realtà e fantasia, come accade nelle favole o nelle visioni alle quali il nostro Autore si lascia andare consapevolmente. Il protagonista è lo stesso scrittore che osa chiedere al grande Borges, ai margini estremi della periferia di Buenos Aires, di custodire i suoi racconti nella famosa biblioteca di Babele. Borges è il grande vate che ha attraversato tutte le strade della conoscenza letteraria, il conoscitore delle storie più strane, frutto della fantasia, il custode di quell’infinita biblioteca di Babele che contiene tutti i libri del mondo. Ed è in quella biblioteca che si sviluppano, come in un film, i 26 racconti pubblicati. Diversi sono i filoni narrativi presenti in questa galleria: realistici, fantastici, surreali, simbolici, favolistici, umoristici. Il mondo di Di Pietro è quello delle illusioni e delle evanescenze. La realtà non è sempre quella che appare, ma spesso sconfina nel sogno e nella metafora. Il libro è impreziosito da dodici disegni di Lisa Barbera, meravigliosa interprete del mondo poetico e favolistico di questi racconti. Come dice il Prof. Ortisi, a parlare in questi racconti è la gente umile dal cuore grande, per lo più paesani plasmati dalla loro terra, quella Sicilia dal sapore antico, pregna di odori e sapori, che s’interroga sui grandi temi della vita: il destino, la morte, la fede, la famiglia. L’atmosfera di sogno che avvolge i racconti vuole proteggere la Sicilia da una triste realtà per restituirla al lettore più limpida. Il libro si conclude con l’invito di Borges all’Autore a salire in groppa a un asino volante, un invito che può essere accettato solo da chi si lascia incantare da una Sicilia tanto fantastica quanto reale.