Floridia, “Lingua e storia della Sicilia”, conferenza del prof. Giovanni Ruffino


FLORIDIA – “Lingua e storia in Sicilia” è stato il tema di una una conferenza organizzata dal Centro Artistico Culturale “G. Ierna di Floridia.
“L’evento nasce – dichiara Anna Maria Ierna – dalla constatazione che l’UNESCO ha definito il Siciliano non più un dialetto ma una lingua, tanto da riconoscerla come Patrimonio dell’Umanità. E se ripercorriamo la nostra storia ne troviamo conferma a partire dalla Scuola Poetica Siciliana al tempo di Federico II. Ottenere uno status legale del Siciliano ne permette l’utilizzo nelle scuole, negli uffici pubblici e nei mezzi di informazione. In questo spirito, l’apertura delle Scuole ad una presa di coscienza dell’identità siciliana non è un deplorevole segno di provincializzazione: al contrario, indica la volontà di essere quanto mai pronti alle integrazioni con la coscienza di chi siamo”.
Il relatore Prof. Giovanni Ruffino, Accademico della Crusca, Presidente del Centro di studi filologici e linguistici siciliani in merito ci ha dichiarato: “Storie di parole siciliane vuol dire storia della Sicilia linguistica. La storia della Sicilia linguistica è fatta soprattutto di parole e quindi ripercorrendo la storia di alcune di queste migliaia di parole del lessico siciliano si può ricostruire la storia linguistica della Sicilia dalle origini ai tempi più recenti”. Parlando della perdita nei giovani ma anche in generale del dialetto il prof. Ruffino aggiunge: “Certo, il dialetto si va perdendo sempre più ma non da ora ma già da parecchi decenni va declinando il dialetto. Il problema non è se si perde pazienza. Il problema è di coltivarne lo studio, la riflessione sul dialetto, la comprensione della storia del dialetto. Oggi non si parla più il dialetto come si parlava una volta, ma questo è inevitabile. L’Importante e che si abbia per il dialetto la considerazione molto impegnativa, impegnata perché altrimenti diventa superficiale e non positivo”.
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