Politica

Floridia, situazione politica floridiana: presa di posizione di Giuseppe Bastante

FLORIDIA – Sull’attuale situazione politica floridiana che ha visto ultimamente le dimissioni del vice Sindaco Salvo Burgio e voci insistenti che si dovrebbe andare ad un rimpasto totale della giunta comunale, interviene Giuseppe Bastante già consigliere provinciale e candidato sindaco alle scorse elezioni amministrative.

“ Al Comune in 17 mesi l’ennesimo, nuovo rimpasto. È chiaro che sostituire un assessore ogni due mesi non può che certificare un fallimento. Adesso basta: o assessori competenti e capaci, che lavorino per la Città a tempo pieno (dato che sono anche stipendiati), oppure meglio dare le dimissioni e andarsene tutti a casa. Negli ultimi mesi stiamo assistendo – dichiara Giuseppe Bastante –  a una serie interminabile di addii, ma Gianni Limoli, pur di continuare ad occupare la poltrona di primo cittadino, preferisce essere ostaggio di alcuni singoli consiglieri, impantanando la sua amministrazione e non riuscendo a produrre nulla per la nostra città. Ogni rimpasto, generalmente, è un’ammissione di fallimento delle scelte del Sindaco, prima ancora che la certificazione di inadeguatezza dei suoi collaboratori. Personalmente, 17 mesi fa, ho voluto contribuire all’elezione di Limoli al ballottaggio, firmando l’apparentamento, perché stanco di tutti quello che, nei cinque anni precedenti, era diventato Floridia sotto l’amministrazione Scalorino”.

“Adesso, dopo un quarto di mandato, non nego di essere il primo fra gli scontenti – aggiunge -, perché vedo la mia città fare continuamente passi indietro. Vorremmo tutti che, finalmente, avesse fine la favola del “sindaco per bene”, poiché se lo stesso non sa scegliersi gli assessori e subisce, poi, le avvelenate dimissioni del vicesindaco Burgio, la colpa è solamente sua. E così, oggi, una cosa è chiara a tutti: la nave dell’amministrazione sta affondando, ma senza mai essere salpata dal porto. In ordine di tempo, la prima vittima sacrificale è stata Cinzia Failla, poco dopo Massimo Failla e Paolo Teodoro; a seguire Ilenia Giuliano, Salvo Pappalardo e per finire Salvo Burgio, ma solo per il momento. Riguardo altre possibili esclusioni, con Limoli ci si può aspettare di tutto, ma la nostra bocciatura è senza appello. Sono già passati quasi 500 giorni, in cui abbiamo notato solo passi indietro, come i gamberi. Dai palchi, Limoli ha sempre predicato una discontinuità netta con il passato.

“Aveva puntato tutto sulla ripresa dell’occupazione, l’eliminazione degli oneri di urbanizzazione per le imprese, una raccolta differenziata “rivoluzionaria Carretta caretta” – cnclude Bastante ., la riduzione delle bollette dell’acqua e dei rifiuti. Ma soprattutto, si voleva evitare di far soffrire la città, così come aveva fatto la precedente amministrazione che, senza maggioranza in consiglio, ha continuato ad amministrare senza nessun risultato ma senza mai lasciare la poltrona. L’unica principale preoccupazione dell’attuale sindaco è stata quella di tenere in piedi un’impalcatura che aveva come collante la sola occupazione delle poltrone, mentre la città continua a rimanere ferma al palo. Impantanati su tutto, non hanno saputo neanche far ripartire la villa comunale, il polmone verde della nostra città, chiusa al pubblico e abbandonata a se stessa.  Floridia ha bisogno di amministratori che si impegnino con capacità giorno e notte, e non pro-fessionisti delle “annuncite” o della “lamentite”.  Di chiacchiere siamo tutti abbondantemente stanchi: adesso vogliamo fatti concreti per migliorare le condizioni di vivibilità nella nostra città”.

 


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