Cronaca

Mafia, arrestato il superlatitante Matteo Messina Denaro

PALERMO – Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo trent’anni di latitanza.

L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Trapani) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

Come riporta Ansa.it, la cattura all’interno della clinica privata “La Maddalena” di Palermo, dove si stava curando in day hospital da oltre un anno. “Bravi, bravi!”, urla di incoraggiamento e applausi nei confronti dei carabinieri del Ros, da parte di decine di pazienti e loro familiari, hanno accompagnato l’arresto del superlatitante.

Figlio del vecchio capomafia di Castelvetrano, Ciccio, storico alleato dei corleonesi di Totò Riina (che fu arrestato il 15 gennaio di trent’anni fa), Matteo Messina Denaro era latitante dall’estate del 1993.

Il capomafia trapanese è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido dopo quasi due anni di prigionia, per le stragi del ’92, costate la vita ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e alle loro scorte, e per gli attentati del ’93 a Milano, Firenze e Roma. Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso di “prima grandezza” ancora ricercato.


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