Da anni è presente nei college degli States e del Regno Unito, è l’Orto condiviso un modo per dire “NO” agli sprechi alimentari. Da qualche giorno, infatti, alla LUISS, sede di Roma, ma poco per volta si sta diffondendo in tutta Italia, non solo negli ambienti accademici, è presente una zona di circa 500 metri quadrati adibita ad orto per gli studenti.
Queste iniziative permettono non solo di abbattere i costi per la produzione familiare di ortaggi e frutta, ma anche insegnano ai giovani di oggi le tecniche della coltivazione che un tempo rappresentava una delle princiali attività dei nostri avi. I prodotti, bioogici rigorsamente, vengono coltivati in modo condiviso, magari sotto la guida di esperti del settore agroalimentare, che vengono consumati dagli stessi studenti. E’ un modo intelligente non solo per sopperire alla morsa della crisi economica, ma permette di rivalutare spazi dimenticati e non utilizzati sfruttando le potenzialità presenti dietro il lavoro di gruppo. Inoltre, servono agli studenti per non dimenticare e non perdere il contatto con la terra e per vivere una vera e propria attività di “governance” condivisa e collaborativa.
Noi de La Gazzetta Siracusana e Ragusana invitiamo le scuole di ogni genere e grado, e non solo, a prendere spunto da queste iniziative costruttive ed educative per i ragazzi.