Melilli, operazione “Muddica”, la maggioranza fa quadrato intorno al sindaco. Sbona: “Spieghino cosa intendono fare per la comunità”


MELILLI – Si infuoca, ancora una volta, lo scontro politico cittadino a seguito dell’operazione “Muddica”, che, sulla base di indagini su procedure di affidamento di lavori e servizi da parte degli uffici comunali, ha portato all’arresto del sindaco Giuseppe Carta e dell’ex assessore Stefano Elia e all’esecuzione di sette misure cautelari interdittive a carico di dipendenti comunali (tra cui l’attuale sindaco di Francofonte) e imprenditori.
A quarantott’ore dalla conferenza stampa dei quattro consiglieri comunali d’opposizione, che hanno chiesto le dimissioni del sindaco (vedi articolo), già sospeso dal prefetto ope legis, arriva la replica della maggioranza, che fa quadrato intorno a Carta e polemizza l’opposizione.
“Da un lato, esprimiamo piena solidarietà al Sindaco e ai dipendenti comunali interessati dal procedimento “Muddica”, rimettendoci fiduciosi all’operato della Magistratura a garanzia della verità sostanziale, dall’altro, vogliamo fare chiarezza sulle mistificazioni e strumentalizzazioni che sono state fatte della vicenda, poiché riteniamo che una cosa è la politica, un’altra è l’operato della Magistratura inquirente”. Questo l’incipit di un lungo comunicato sottoscritto da assessori (nella foto di repertorio insieme al sindaco Carta, in occasione dell’ultimo rimpasto di giunta) e consiglieri di maggioranza, segnatamente Corradino Giuseppe, Coco Vincenzo, Militti Giuseppe, Liseo Angelita, Scollo Antonino, Riggio Teresa, Valenti Barbara, Gigliuto Sebastiano, Ternullo Daniela, Cutrona Rosario, Bafumi Concetta, Mangiafico Alessia, Miceli Santo.
“Si è deciso di prendere parola solo ora – precisano – proprio perché, ossequiosi rispetto alla Giustizia e alla Sua amministrazione, in attesa della celebrazione degli interrogatori di garanzia, ed in particolare il rigetto delle responsabilità penali da parte del Sindaco e dei dipendenti coinvolti, i quali comunque hanno manifestato piena disponibilità a chiarire ogni cosa e a collaborare lealmente con gli Organi inquirenti per l’accertamento della verità e nel superiore interesse della cittadinanza melillese”.
“Ci stupisce che una vicenda giudiziaria sia oggetto di una campagna mediatica da parte di chi, negli anni passati, ha gettato una pesante onta sull’immagine di legalità del Comune di Melilli – polemizzano – Vogliamo sottolineare che i procedimenti penali non si commentano come le partite di calcio, così come stanno facendo dei tifosi accaniti della giustizia dell’ultima ora poiché, perso il potere, si sentono censori e accusatori del nulla. L’Amministrazione comunale e la maggioranza consiliare vogliono rassicurare la cittadinanza che si continuerà, senza sosta, a lavorare per il bene della collettività, con maggior vigore, perché le intimidazioni politiche non ci toccano, e, soprattutto, perché a sollevarle sono soggetti che non hanno nulla che insegnare in tema di legalità a questa maggioranza composta esclusivamente da persone perbene”.
Repentina la controreplica del capogruppo dell’opposizione, Salvo Sbona, che afferma: “Ribadisco la piena e totale fiducia nella magistratura e ritengo puerili e disperate le dichiarazioni della maggioranza, che forse ancora non capisce la gravità dei fatti e la grande preoccupazione che aleggia nei cuori dell’opinione pubblica. Non è accusando Sorbello che distoglieranno l’attenzione dell’opinione pubblica sulla vicenda in cui è incappato il primo cittadino. Anche in questi momenti tragici per Melilli, invece di manifestare umiltà, continuano con arroganza e delirio di onnipotenza. Ci spieghino invece cosa intendono fare per la comunità, che oggi non può essere ostaggio di tale incresciosa vicenda”.