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Noto, giornata contro la violenza sulle donne: le iniziative

NOTO – Si avvicina la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, a cui anche la città di Noto aderisce.

Sabato 25 novembre, le iniziative si apriranno alle ore 17 in piazza XVI Maggio, dove la Fontana d’Ercole verrà illuminata d’arancione. Ѐ infatti questo il colore scelto dall’Onu che, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, lancia la campagna “Orange the world”, che prevede 16 giorni di attivismo sul tema.

A seguire, sempre da piazza XVI Maggio, partirà un corteo di uomini e donne, che sfileranno contro la violenza di genere. La marcia è organizzata dall’associazione “Semaforo rosa”, che ha ritenuto fondamentale ci fossero anche e soprattutto uomini che manifestassero per i diritti delle donne.

La manifestazioni si concluderanno con la tavola rotonda “Vietato tacere” alle ore 18 nella sala Dante del teatro comunale “Tina di Lorenzo”, moderata da Sabina Pangallo. Interverranno il vicesindaco Corrado Frasca, Vera Parisi dell’associazione “Toponomastica femminile”, il commissario di Polizia Paolo Arena. Presenti anche Egle Doria e Cinzia Maccagnano, che reciteranno “Mia e di nessun altro, diario di donne vittime”.

La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata istituita dall’Onu nel 1999, ma la data fu scelta da un gruppo di attiviste. Il 25 novembre è la data dell’assassinio delle tre sorelle Mirabal, rivoluzionarie che, nel 1960, contestarono il regime di Rafael Leónidas Trujillo in Repubblica Dominicana.

Eppure, in diversi Paesi dell’America Latina, il femminicidio costituisce uno specifico reato o tipologia codificata di reato. In Italia, anche se è stato approvato un decreto legge, non esiste nel codice penale lo specifico reato di femminicidio, di cui nel 2016 sono state vittime 149 donne, come confermano i dati Istat.

Spesso, inoltre, si accendono i riflettori sul femminicidio, che è però l’atto più estremo. Le donne, infatti, possono subire anche violenza psicologica e discriminazioni di genere. Recentemente il caso del produttore cinematografico Weinstein ha ricordato che le donne sono vittime di molestie e ricatti sessuali sul posto di lavoro. A confermarlo sono sempre le rilevazioni del 2016 dell’Istat, secondo le quali sono circa un milione e 403 mila le donne che avrebbero subito ricatti sessuali e molestie in ambito lavorativo, durante tutto il periodo di occupazione della propria vita.

(foto: google street view)


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