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Noto, in archivio l’Infiorata della speranza. Sindaco: “La prossima sarà quella della ritrovata serenità”

NOTO – L’Infiorata della speranza è andata in archivio. Sono stati due giorni intensi (venerdì e sabato) in via Nicolaci, la strada a pochi metri dal Duomo dove i maestri infioratori hanno allestito gli 8 bozzetti previsti (invece dei canonici 16). I residenti hanno avuto la possibilità di sfilare, nel rispetto delle normative anti-Covid, lungo i due corridoi laterali, ammirando da vicino uno spettacolo suggestivo. Code corte e scorrevoli, visto che a Noto non sono potuti arrivare visitatori da altre città, essendo la Sicilia per gli ultimi giorni in “zona arancione”.

Parte iniziale del percorso artistico con l’ultimo verso dell’Inferno della Divina commedia (“E quindi uscimmo a riveder le stelle”), poi via via le rappresentazioni dei canti più importanti anche del Purgatorio e del Paradiso con la scritta in cima “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, tratta dagli ultimi versi del Paradiso del capolavoro dantesco.

Il Corteo barocco ha attirato le attenzioni dei presenti, che hanno assistito alla breve sfilata fino alla scalinata del Duomo, dove sono posizionate le statue dello scultore Igor Mitoraj e dove i figuranti in costume d’epoca, i musici e gli sbandieratori della città netina si sono esibiti. A chiudere l’edizione numero 42 il concerto “Dolce StilNoto” che ha visto esibirsi sul sagrato del Santissimo Salvatore i cantautori Mario Incudine e Carlo Muratori, presentato da Salvo La Rosa e Mimmo Contestabile, trasmesso anche sui canali de La Gazzetta Siracusana (clicca qui per rivedere lo spettacolo del sabato sera), chiuso dai giochi di luci e suoni con affascinanti trasformazioni della facciata della chiesa attraverso la tecnica del video-mapping.

“Lo scorso anno – ci ha detto il sindaco Corrado Bonfanti – Noto era deserta per un’Infiorata giunta pochi giorni dopo il lockdown. È stato uno spettacolo davvero spettrale. Quest’anno abbiamo voluto mantenere la tradizione ma abbiamo creduto opportuno realizzare solo 8 bozzetti, prendendo spunto dalla Divina Commedia, visto che siamo nel settecentesimo anniversario della morte di Dante Aligheri. È stata l’Infiorata della speranza – ha sottolineato – che ci introdurrà alla prossima, che sarà quella della ritrovata serenità. Per quanto riguarda le difficoltà, le ultime due non hanno avuto una complessità di carattere organizzativo, ma legate alla pandemia, all’esigenza di andare oltre, ma con tanta paura addosso e con tanta prudenza e responsabilità. Le difficoltà più importanti sono state dal punto di vista psicofisico, perché legate all’approccio alla pandemia, qualcosa che non si conosceva”.

“Abbiamo voluto dedicare l’Infiorata al Sommo Poeta e, oltre agli 8 bozzetti – ha ricordato l’assessore alla cultura, Giusi Solerte – abbiamo anche allestito tre scalinate che sono lungo via Cavour, parallela di corso Vittorio Emanuele proprio per dare il senso di questo tema che ci accompagnerà per tutta la stagione turistica, che vedrà una grande presenza visto anche che da lunedì la Sicilia diventerà gialla. Siamo pronti per accogliere tutti i turisti che vorranno visitare le bellezze di Noto”.

Qui di seguito a breve il nostro videoservizio sui momenti clou del sabato, con le interviste.


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