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Noto, Trigona, Asp chiude Pronto soccorso per “gravi criticità di organico”. Resta aperto ad Avola

NOTO – Le “gravi criticità di organico” nei Pronto soccorso di Avola e di Noto, i due ospedali riuniti, hanno indotto l’Asp alla “immediata e provvisoria” chiusura del Pronto soccorso del “Trigona”, il nosocomio netino al centro di mesi di contestazioni da parte di amministrazione comunale e comitato cittadino nei confronti dell’Asp di Siracusa. L’intera attività è stata quindi spostata all’ospedale di Avola, con la contestuale attivazione dei turni di reperibilità presso i reparti di Rianimazione, Cardiologia e Medicina di Avola “per fare fronte all’emergenza dello stesso Pronto soccorso avolese in quanto quattro unità di personale non sono comunque sufficienti per un solo Pronto soccorso”. “Si è preferito mantenere aperto tra i due Pronto soccorso quello principale di Avola in quanto sede, nella nuova rete ospedaliera del Da 22/2019, del Polo per acuti”, questa l’ulteriore motivazione fornita in un comunicato dall’Asp sulla scelta.

L’Azienda, dopo aver intrapreso diverse strade per la risoluzione del problema del personale, rende noto che il direttore del Dipartimento dell’Emergenza ha adottato il provvedimento di chiusura dopo che cinque dirigenti medici sui nove previsti nella recente turnazione hanno “improvvisamente presentato certificazione di inidoneità al lavoro per motivi di salute, riducendo di fatto l’organico disponibile a soli quattro medici per entrambi i Pronto soccorsi”. Una vicenda, questa della contemporanea assenza, che però l’Asp definisce “quantomeno insolita e meritevole dei dovuti approfondimenti”, tant’è che fa sapere di aver “trasmesso cautelativamente gli atti alla autorità giudiziaria“.

Come si legge nel comunicato dell’Asp, già “le carenze di organico nei Pronto soccorsi di Avola e Noto, che hanno portato nei giorni scorsi le due strutture ad avere in servizio soltanto nove dirigenti medici complessivamente, avevano indotto la Direzione aziendale dell’Asp di Siracusa a pubblicare un avviso interno per l’espletamento in regime di plus orario di turni aggiunti presso i pronto soccorsi dei due nosocomi”.

Un recente tentativo che ha fatto seguito, come ricorda l’Azienda, “all’espletamento di altre procedure di mobilità e di reclutamento di personale a tempo determinato da parte del competente servizio Gestione Risorse umane”.

“Tutte le suddette procedure sono risultate vane – ribadisce l’Asp – anche per via delle note criticità legate alla insufficiente programmazione di posti presso le Scuole di specializzazione universitarie. Pertanto, la direzione aziendale aveva conseguentemente predisposto una turnazione obbligatoria presso i Pronto soccorsi ricorrendo al personale degli altri reparti dei nosocomi di Avola e Noto”.

“La Direzione aziendale – si legge in conclusione nel comunicato – nel manifestare disappunto per quanto accaduto, si augura che la procedura concorsuale di reclutamento del personale già avviata possa al più presto concludersi con esito positivo ripristinando la piena funzionalità dei servizi”.


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