Noto, Villa del Tellaro: degrado e abbandono tra i mosaici


Che fine ha fatto la splendida Villa del Tellaro? La domanda è lecita per chi, assiduo frequentatore del luogo durante il corso degli anni sin dalla sua apertura nel 2008, si rende conto dello stato di noncuranza degli ultimi tempi.
In una visita di fine agosto 2017, quindi ancora in periodo di alta stagione, non è stato possibile stupirsi se non in senso negativo: ingresso senza biglietto, muffe e pareti scorticate della masseria sette-ottocentesca, recinzioni ossidate, colature di ruggine quasi fin sopra i reperti, e poi ancora vetri della copertura divelti, vegetazione che invade le strutture, crepature nell’allettamento dei celeberrimi mosaici, difficili da osservare per la forte riflessione della luce solare.
Ma questo non vuole essere una critica agli enti pubblici che si occupano della straordinaria residenza extraurbana della tarda età imperiale romana. Occorre necessariamente aiutare questi enti, magari ricorrendo maggiormente alle associazioni culturali e ai privati. Perché la Villa del Tellaro rappresenta un Bene unico, potenzialmente idoneo, assieme ad altri beni, al rilancio del territorio che la circonda.
Carlo Veca*
*Archeologo freelance – Ricercatore indipendente