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“Ottovolante”, insieme al suo equipaggio, questa mattina ha lasciato il porto di Siracusa

sindaco consegna bandieraAdesso Elias e Muhamed affronteranno un lungo viaggio in mare. Un altro.
Questa volta la destinazione è Barcellona, in Spagna.
Giunti sulle coste siciliane a bordo di barconi fatiscenti, dal 27 giugno al 4 luglio prossimi parteciperanno, insieme ad un equipaggio di skipper siracusani, a bordo della barca “Ottovolante”, al campionato mondiale di Vela ORC World Championship 2015.
L’imbarcazione ha lasciato il Porto di Siracusa questa mattina, scortata da una motovedetta della Capitaneria di Porto, la stessa che il 28 settembre del 2013 ha soccorso Muhamed quando sbarcò a Siracusa.
“Dal marzo 2013 – spiega il comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, Capitano di Vascello Domenico La Tella – siamo impegnati con i nostri uomini e le nostre unità navali nelle attività di ricerca e soccorso dei migranti che tentato di raggiungere le nostre coste anche in condizioni meteo marine particolarmente avverse. Nel corso di queste delicate operazioni, coordinate dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e dalla nostra Direzione Marittima di Catania, siamo venuti direttamente a contatto con l’immane sofferenza di uomini e donne più sfortunati di noi, tanto più toccante quando a patirla sono i bambini. L’essere stati coinvolti in questa iniziativa ci rende felici e orgogliosi perché rappresenta per noi una testimonianza di affetto ed un ulteriore riconoscimento, particolarmente gradito, per il difficile lavoro che stanno continuando a svolgere gli uomini e le donne delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, peraltro nell’anno in cui ricorre il 150° anniversario della fondazione del nostro Corpo. Il nostro coinvolgimento nell’evento “Traversata” è per noi una occasione, diversa dal solito, per testimoniare la nostra vicinanza agli uomini, alle donne e ai bambini che in questi anni sono stati costretti a fuggire dai loro Paesi, mettendo a rischio la loro stessa vita”.

Prima della partenza l’equipaggio di Ottovolante ha ricevuto una bandiera, offerta da ciascuno degli Enti, delle associazioni, dagli sponsor che hanno consentito che questa Traversata si realizzasse. Otto in tutto le bandiere. Quella italiana è stata consegnata dal comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, Capitano di Vascello Domenico La Tella, quella della Regione siciliana, dall’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Giovanni Pizzo, ed ancora la bandiera del Comune di Siracusa consegnata dal sindaco Giancarlo Garozzo a Muhamed Sabaly, che il 28 settembre del 2013 sbarcò proprio a Siracusa.
“È stato emozionante – ha detto il sindaco Garozzo – consegnare la bandiera di Siracusa a Muhamed. Ho letto nei suoi occhi la felicità e la speranza che questa esperienza possa diventare occasione di riscatto e possa contribuire a realizzare i suoi sogni. Significativamente, questo nuovo percorso inizia per lui dalla stessa banchina nella quale due anni fa era approdato alla fine di un viaggio lungo tre anni. Un patrocinio concesso con convinzione il nostro, per dire che il fenomeno delle migrazioni non si affronta soffiando sul fuoco delle paura. Prendo a prestito le parole di papa Francesco: costruire ponti e non muri. Allora, in una disciplina considerata elitaria come la vela, il gesto inclusivo del team di Ottovolante verso Muhamed ed Elias è un grande esempio per tutti”.
Consegnata anche la bandiera della Comunità di sant’Egidio, che ha selezionato i due migranti, dal presidente Emiliano Abramo. “Abbiamo immediatamente accettato di condividere l’iniziativa che questo gruppo di skipper siracusani ha voluto proporci – spiega Abramo – Favorire l’inserimento dei migranti attraverso lo sport è un messaggio importante. Riuscire a farlo, coinvolgendo due profughi nell’equipaggio che parteciperà ai mondiali di vela, è un messaggio concreto”.
Consegnato inoltre lo stendardo del Circolo Velico Ribellino, il circolo d’appartenenza di Ottovolante, dal presidente Giuseppe Giglia. Infine l’equipaggio ha portato a bordo anche le bandiere delle società Media Broker e Onda Energia.
A benedire l’imbarcazione che ha lasciato il Porto di Siracusa per raggiungere Barcellona, la città che ospiterà il Mondiale di Vela 2015, è stato padre Lobato Mupupuho del Mozambico.
Emozionatissimi Elias e Muhamed.
“All’inizio degli allenamenti ho avuto una gran paura a salire sulla barca – racconta Elias Orjin – Adesso il mio rapporto con il mare è completamente diverso. Mi piace stare con i miei nuovi compagni d’avventura che per me sono oramai una famiglia.
“Imparare il mio ruolo sulla barca è stato difficile – dice Muhamed Sabaly – ma adesso mi sento sicuro e sono felice di affrontare questa nuova, incredibile avventura”.
Elias è cristiano, Muhamed musulmano. Andranno per mare insieme.
In questi ultimi quattro mesi Elias e Muhamed hanno dato prova di essere in grado di affrontare competizioni in mare.
Il ruolo di Elias è il “2 albero”: il giovane ganese sta vicino all’albero della barca e issa le vele, tirando le drizze dall’albero. Durante le strambate – le virate della barca – gestisce l’apertura del tangone, l’asta che viene poggiata con un’estremità all’albero di prora.
Muhamed ha un ruolo più semplice, il “grinder” (letteralmente macina caffè). In pratica gira la maniglia per cazzare le vele, vale a dire che tira le funi che regolano le vele, con un movimento di braccia che ricorda il nuoto a stile libero. In virata molla il fiocco,la vela triangolare posta a prua delle imbarcazioni. “Preparare tecnicamente questi due ragazzi è stato complicato soprattutto perché nessuno dei due parlava italiano – dice il comandante Fabrio Santoro – Insegnare vela è già difficile, lo è ancora di più quando non si parla la stessa lingua. Elias e Muhamed però sono riusciti a entrare nelle dinamiche …della barca. Sono due ragazzi fantastici e hanno legato subito con il resto del gruppo. Non hanno mai saltato un allenamento. Abbiamo iniziato con prove mirate per circa due mesi, poi sono stati inseriti nell’equipaggio. Insieme a loro abbiamo vinto poche settimane fa il Vela Raduno di Marzamemi”.
Settecentotrenta miglia dividono Siracusa da Barcellona. Circa sei giorni di navigazione per raggiungere la città che ospiterà il Campionato mondiale di Vela – ORC World Championship 2015.
“Una parte dell’equipaggio – spiega il comandante Fabio Santoro – si occuperà del trasferimento di Ottovolante. Una volta giunti a destinazione ci vorranno un paio di giorni per approntare la barca perché durante i trasferimenti si utilizza un assetto da crociera”.
Subito dopo, per Elias e Muhamed e per il resto dell’equipaggio, inizierà la competizione vera e propria. Dal 28 giugno il comandante Fabio Santoro insieme agli skipper Angelica Gimondo, Moreno Boldini, Maurizio Mancuso, Dario D’Asaro, Michele Gallo, Gaetano Gibilisco, Muhamed Sabaly, Elias Orjin, e Giuseppe Monaco affronterà sei giorni di regate inshore ed offshore (4 sulle boe e 1 regata lunga).
La flotta è divisa in tre classi, ognuna delle quali avrà il proprio Campione del Mondo ORC. 105 le imbarcazioni registrate.
4 i continenti coinvolti: Europa, Asia, America e Oceania
23 paesi in lotta per il titolo: Spagna, Italia, Lettonia, Germania, Ecuador, Svizzera, Perù, Stati Uniti d’America, Russia, Thailandia, Francia, Isole Marshall, Regno Unito, Ucraina, Isole Vergini, Estonia, Brasile, Repubblica Ceca , Danimarca, Portogallo, Belgio, Estonia e Paesi Bassi si contenderanno i titoli nelle acque del Mediterraneo, sotto l’organizzazione del Real Club Nautico de Barcelona.


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