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Pachino, torna la “Festa della vendemmia” in piazza dal 22 al 24 settembre

PACHINO – Si svolgerà da venerdì 22 a domenica 24 settembre, nella centrale piazza Vittorio Emanuele, la seconda edizione della “Festa della vendemmia“, un successo lo scorso anno fatto di cultura, identità e folclore.

A organizzarla è l’associazione “Vivi vinum Pachino“, che ancora una volta scommette sulla trasformazione della piazza in “palmento a cielo aperto“. La festa ruota infatti intorno alla “pigiatura“, per la quale arriveranno in centro i carretti con l’uva e le donne che pigeranno al ritmo delle musiche da vendemmia.

Lo stesso sodalizio promotore rende noto che “saranno tre giorni pieni di vitalità, in cui la tradizione di Pachino trasmetterà la propria identità attraverso la vendemmia, per celebrare la viticoltura e la storia del Nero d’Avola (Nero Pachino), elementi fondamentali per progettare uno sviluppo dell’enoturismo che permetta di valorizzare ancora di più il nostro territorio“.

Si preannunciano numerose novità per questa seconda edizione, a partire dalle tematiche che verranno affrontate da esperti di settore sia sotto il profilo scientifico vitivinicolo che di quello economico.

Nell’ambito della manifestazione, si svolgerà la seconda edizione del “Palio della botte” e sarà conferito il 2° Premio “Pampina d’oro”. Appositi spazi saranno riservati a esposizioni di attrezzi dell’enologia, all’artigianato, ad artisti vari, ai laboratori e all’intrattenimento per le famiglie.

Il coinvolgimento sensoriale sarà affidato alla degustazione dei vini del territorio – anticipa l’associazione promotrice – con la presenza di molte aziende vitivinicole e grazie anche alle preparazioni culinarie tipiche che un tempo facevano da “cumpanagghiu“”.

Viene resa nota, altresì, la partecipazione alla tre giorni degli istituti comprensivi “Pellico”, “Verga” e “Brancati” e degli istituti superiori “Calleri” e “Bartolo”.

È un’ulteriore conferma dell’attenzione e dell’importanza che “Vivi vinum Pachino” – afferma il presidente Walter Guarrasiriserva alle future generazioni, a cui vuole trasmettere il calore delle nostre tradizioni. Vi aspettiamo numerosi!“.


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