Priolo Gargallo, fiamme e paura. Canadair in azione [Video]
PRIOLO GARGALLO – È ancora in corso alle ore 16, dopo circa quattro ore, il vasto incendio che si è sviluppato nella tarda mattinata di oggi intorno a Priolo Gargallo, alimentato dal caldo che ha ampiamente superato i 40 gradi e dalle raffiche di vento. Un Canadair dei Vigili del fuoco fa la spola tra il mare e la zona delle fiamme per cercare di domarle. Ecco il video servizio contenente le immagini delle ore 15,30.
L’incendio che ha coinvolto le Saline, si sarebbe propagato ad est, ma all’esterno, della centrale elettrica Archimede, che è stata messa in sicurezza, e del Ciapi di Priolo. Sul posto, insieme ai Vigili del fuoco, la Protezione civile. Le fiamme sarebbero arrivate anche a ridosso del depuratore delle acque reflue di Ias. Il vento contrario non aiuta. Le fiamme hanno raggiunto anche un’area nei pressi della stazione ferroviaria.
“Ulteriori uomini e mezzi in arrivo per far fronte al vasto incendio che sta devastando il territorio attorno a Priolo Gargallo”. Lo comunica poco dopo le ore 16 il sindaco Pippo Gianni che si trova sul posto per aiutare il coordinamento dei soccorsi, in contatto con la Prefettura, e che informa di aver “chiesto al responsabile regionale della Protezione civile, Calogero Foti, l’invio urgente di ulteriori mezzi aerei che andranno ad aggiungersi a quelli già in dotazione”.
=== AGGIORNAMENTO ORE 19 ===
Il sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni rende noto che è “praticamente rientrata l’emergenza incendi che ha coinvolto il territorio di Priolo Gargallo”, ribadendo che, “la situazione è totalmente sotto controllo”.
“L’incendio – spiega – ha interessato la zona delle Saline e i terreni dietro il Ciapi. Già in sicurezza il litorale di Marina di Priolo. In azione canadair, un elicottero, personale della Protezione civile, Vigili del fuoco, Guardia forestale e tutte le forze di polizia. La situazione è costantemente monitorata. Rientrato l’allarme anche in territorio di Melilli”.
“Totalmente infondate – puntualizza – le voci dello scoppio di un serbatoio di etilene nella zona industriale, diffuse da sciacalli, responsabili di procurato allarme alla popolazione”.