Provincia, il fenomeno dei furti a scuola finisce in Prefettura. Stamattina incontro interforze


SIRACUSA – Sarà il provveditore Emilio Grasso a sensibilizzare presidi e personale scolastico alla difesa passiva contro i furti e a verificare che le scuole abbiano risorse finanziarie da destinare ad impianti di videosorveglianza. Il prefetto Giuseppe Castaldo incontrerà i vertici di Libero consorzio e comuni sul tema della sicurezza degli istituti scolastici.
Il fenomeno dei furti nelle scuole è approdato in Prefettura. Sei scassi in meno di un mese al Chindemi, pc trafugati e distributori di merendine scassinati, trenta computer in un solo colpo alla Costanzo, continue effrazioni notturne e episodi di inquietante insicurezza. Sono solo i più eclatanti esempi di furti e deficit di sicurezza nelle scuole in provincia negli ultimi tempi. E così stamattina si è tenuta in Prefettura una riunione tecnica di coordinamento interforze, presieduta dal prefetto, Giuseppe Castaldo, alla presenza dei vertici delle forze di polizia e del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Emilio Grasso, nel corso della quale è stato esaminato il fenomeno dei furti nelle scuole. Il prefetto, evidenziando la costante attenzione riservata dalla Prefettura e dalle forze di polizia alle problematiche legate al mondo della scuola, nell’occasione ha focalizzato la discussione, in particolare, sugli ultimi episodi che si sono verificati nel territorio a danno di alcuni istituti scolastici. All’esito del confronto è stato concordato che il provveditore Grasso provvederà a sensibilizzare i presidi, i docenti ed il personale di tutte le scuole della provincia al fine di assicurare gli accorgimenti e le difese passive che possano contribuire ad aumentare le condizioni di sicurezza nelle scuole. E a verificare le disponibilità di risorse finanziarie per gli impianti di videosorveglianza.
Gli incontri del prefetto con i vertici di Libero consorzio e Comuni sul tema della sicurezza delle scuole, sfoceranno anche in iniziative per la prevenzione dei fenomeni del bullismo e delle altre forme di devianza giovanile. Inoltre le forze di polizia intensificheranno le attività di educazione alla legalità che già esercitano nei vari istituti e i servizi prevenzione generale nei pressi delle sedi scolastiche più a rischio.