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Riscaldamenti all’istituto “Columba” di Sortino, i genitori chiedono un incontro con il sindaco

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Sortino – Trecento persone hanno presentato una petizione al sindaco di Sortino per quanto riguarda i riscaldamenti nelle ‘istituto comprensivo “G.M Columba. I genitori  pongono all’attenzione del sindaco  la situazione di degrado in cui versa l’impianto di riscaldamento dell’Istituto “G.M.Columba” di Sortino e la reale pericolosità per l’incolumità di minori e adulti che rappresenta allo stato attuale l’intero impianto. Vi invitano a una presa di posizione responsabile nei confronti dei bambini e ragazzi ospitati nel Plesso e vi sollecitano a stanziare i fondi necessari per l’improrogabile sostituzione del vecchio e obsoleto sistema di riscaldamento. “Considerato che l’impianto è vecchio di circa 40 anni;  che la situazione è ben conosciuta dall’Amministrazione comunale da tempo, anche in virtù delle numerose supervisioni effettuate dai tecnici e vigili del fuoco che hanno evidenziato la necessità di sostituzione completa dell’impianto – dichiarano Pettinato e Bongiovanni -, tra l’altro anche fuori norma; che la manutenzione non viene più effettuata secondo le regole ma l’accensione avviene ogni anno sempre in via eccezionale e a inverno inoltrato, trascurando i diritti dei minori che sono le persone più indifese della nostra comunità; considerata la totale disponibilità verbale dei tanti amministratori comunali incontrati, su tutti la gentile disponibilità del Vicesindaco sig. Vincenzo Parlato, che personalmente ci ha garantito il totale impegno dell’amministrazione nello stanziamento della somma necessaria per la sostituzione e l’acquisto del nuovo impianto . I firmatari Giuseppe Pettinato e Sebastiano Bongiovanni, sostenuti anche da altri 300 cittadini le cui firme di adesione sono allegate alla presente lettera e di cui sono portavoce, chiedono al signor Sindaco, alla Giunta comunale, all’Assessore ai lavori pubblici, di procedere nel più breve tempo possibile (e comunque prima dell’inverno prossimo affinché i bambini per la prossima stagione invernale possano essere ospitati in un ambiente caldo e accogliente come la loro condizione di minori richiede) alla sostituzione dell’impianto in questione e all’acquisto di un nuovo impianto a metano, più economico e più sicuro.Chiediamo in definitiva un impegno serio e concreto con una risposta scritta e firmata alla presente richiesta in cui le autorità responsabili si assumono l’impegno nelle prossime settimane di procedere allo stanziamento della cifra utile per l’acquisto del nuovo impianto di riscaldamento all’Istituto comprensivo “G. M. Columba”.  Un colloquio con il signor Sindaco  Si fanno garanti dei diritti dei minori: la Costituzione italiana; le Convenzioni internazionali; l’Unicef;  la Costituzione universale dei diritti dell’uomo dell’ONU (1948 art. 25)  La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989 Art. 3)  In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente. Gli Stati parti si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, in considerazione dei diritti e dei doveri dei suoi genitori, dei suoi tutori o di altre persone che hanno la sua responsabilità legale, e a tal fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi e amministrativi appropriati. Gli Stati parti vigilano affinché il funzionamento delle istituzioni, servizi e istituti che hanno la responsabilità dei fanciulli e che provvedono alla loro protezione sia conforme alle norme stabilite dalle autorità competenti in particolare nell’ambito della sicurezza e della salute e per quanto riguarda il numero e la competenza del loro personale nonché l’esistenza di un adeguato controllo. Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989 Art. 3). In sostanza:Il Governo (e chi lo rappresenta: Regioni, Province, Comuni) e i genitori devono fare quello che è meglio e necessario per tutelare il benessere del bambino”.


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