Rischio amianto nell’area industriale, convegno Ona a Floridia con l’assessore regionale Razza
FLORIDIA – Nell’aula consiliare del Comune, in piazza del Popolo, si è tenuto un convegno, organizzato dall’Ona (Osservatorio nazionale amianto) e patrocinato dai Comuni di Floridia, Priolo Gargallo e Solarino, sull’amianto o asbesto, “insieme di minerali presenti un po’ dappertutto, che potrebbero trovarsi perfino nei cosmetici, come nel talco”, ha precisato Giuseppe Tringali, presidente provinciale dell’Ordine dei chimici di Siracusa, il quale ha sottolineato che la pericolosità dell’amianto, per le polveri sottili, è nota da oltre un secolo, dal 1906. Per non essere causa di tumori o di gravi malattie, specie di tipo respiratorio, Tringali ha rimarcato la necessità di rendere inerte l’amianto.
Il concetto è stato ribadito da Paolo Tuccitto, ricercatore toscano, con ascendenze siciliane, inventore di un sistema non solo di inertizzazione dell’amianto, ma anche di riuso dell’amianto inertizzato. Tuccitto ha informato l’uditorio che gli studi in laboratorio garantiscono l’assoluta non pericolosità dell’amianto inertizzato, che può essere riutilizzato come cemento amianto.
Anche il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa, Anselmo Madeddu ha dato una notizia importante riguardo all’ospedale “Muscatello” di Augusta che, secondo la legge regionale n. 10 del 2014, deve diventare a tutti gli effetti polo regionale di riferimento per la prevenzione e la cura delle malattie derivanti dall’esposizione all’amianto. Un polo che deve avere personale adeguato e attrezzature idonee. Per questo, ha detto Madeddu, l’Asp ha deliberato l’acquisto di una nuova Tac e di un apparecchio per la Risonanza: “I lavori avranno inizio lunedì 25 marzo ed entro agosto dovranno essere portati a termine”, ha ricordato Madeddu.
La citata legge regionale n. 10, proposta da Pippo Gianni, attualmente sindaco di Priolo, quando era parlamentare siciliano, è rimasta inapplicata per quattro lunghi anni, tanto che lo stesso Pippo Gianni presentò, due anni fa, un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa. Il riferimento all’inattività per quattro anni è stato ricordato da Ruggero Razza (nella foto), assessore regionale alla Salute. Razza ha esordito affermando che “non è un caso che l’atto deliberativo con cui l’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa ha dato attuazione al regolamento di funzionamento del centro amianto reca la data del 24 gennaio 2018, quattro anni dopo, ma su impulso e su azione di un governo che aveva indicato all’Asp come quella fosse un’occasione importante, non solo per il territorio della provincia di Siracusa e del comprensorio di Augusta che è stato fortemente massacrato dall’azione del petrolchimico e che, quindi, vive in una condizione e un contesto inquinante e inquinato. Nella logica della legge regionale 10/2014 (Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto, ndr) vi era l’idea che quel centro non dovesse servire una sola realtà, una sola provincia, ma che dovesse essere il centro di riferimento per tutta la regione”.
Razza ha sottolineato: “Se oggi leggo nell’ultimo rapporto, inoltratomi a settembre, che sono state fatte da professionisti più di mille prestazioni specialistiche, ciò è dovuto al fatto che c’è la volontà che quella struttura diventi una realtà che deve dialogare con tutto il territorio della regione e che deve avere supporto di tutte le università siciliane, soprattutto quella di Catania, affinché vi possa essere questa integrazione”.
Ha proseguito precisando d’aver mandato “la scorsa settimana in pubblicazione un decreto assessoriale che fissa nuove regole per i registri tumori, perché anche nella raccolta dei dati dobbiamo confrontarci”. “Indispensabile è anche creare l’accesso ai fondi di ricerca – ha aggiunto l’assessore regionale – Ma soprattutto c’era un atto di pianificazione che il presidente Musumeci avvertiva come prioritario, perché nei 5 anni precedenti non era stato nemmeno realizzato il piano di pianificazione dell’amianto, determinante per la raccolta, l’individuazione, e lo smaltimento. Il mio auspicio è anche che l’azione di prevenzione attraverso campagne di screening possa vedere il Centro amianto di Augusta, come centro di riferimento e di raccordo per l’intero territorio della regione”.
Nel prosieguo del suo intervento, l’assessore regionale ha fatto riferimento al fenomeno dei cosiddetti viaggi della speranza: “Nel fenomeno della migrazione c’è un dato che dovremmo conoscere: con grande sorpresa, ho colto il dato che la regione italiana che ha il maggior numero di cittadini che vanno a cercare cure fuori dalla propria regione è la Lombardia, la maggiore meta di tutti i nostri concittadini che invece vanno a farsi curare fuori. Il dato è singolare perché mentre la Lombardia spende oltre 130 milioni in più della Sicilia per pagare le cure che i cittadini lombardi vanno a trovare in altre regioni italiane, è anche la regione che ha la mobilità più alta”.
Razza ha concluso ribadendo che “la provincia di Siracusa ha la maggiore incidenza del privato nel settore della sanità: se si fa rete allora tutti insieme riusciamo a trarne un beneficio”, già sua replica nei mesi scorsi alle contestazioni mosse dalla politica siracusana in merito alle classificazioni di alcuni nosocomi (Siracusa e Lentini in particolare) e alla distribuzione dei posti letto nella nuova rete ospedaliera regionale.
Il convegno di sabato pomeriggio, a cui ha assistito un folto pubblico, è stato aperto dai sindaci di Floridia e Solarino, rispettivamente Giovanni Limoli e Sebastiano Scorpo, e moderato da Pippo Gianni, sindaco di Priolo anche nella qualità di componente del comitato tecnico-scientifico dell’Ona, il quale ha garantito che un convegno analogo si terrà ad Augusta il più presto possibile. Intervenuti al convegno per l’Ona anche Calogero Vicario, coordinatore regionale, e Marcello Migliore del comitato tecnico-scientifico, mentre per l’Asp, Salvatore Lucio Ficarra, manager Asp Siracusa, Paolo Tralongo, direttore Uoc Oncologia dell’ “Umberto I” di Siracusa, Francesco Giacalone, Marianna Accolla, Davide Spadaro, dirigenti medici del Centro regionale amianto del “Muscatello” di Augusta.
Cecilia Casole