SIRACUSA – E’ durata circa quattro giorni la fuga dell’uomo che lo scorso giovedì sera in una villetta in contrada Tivoli ha selvaggiamente picchiato la propria moglie. Sebastiano Fava siracusano classe ’72 incensurato, nella mattinata odierna, ormai consapevole di essere letteralmente braccato dai Carabinieri che avevano esteso le ricerche in tutti gli ambienti da lui frequentati, ha deciso di consegnarsi spontaneamente al Comando di Viale Tica presentandosi con il suo avvocato. Le indagini condotte senza sosta dai Carabinieri della Stazione Siracusa Principale e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa, hanno permesso di fare luce sul probabile movente del tentato omicidio che sembrerebbe da ricondurre alla forte gelosia nutrita dal marito nei confronti della moglie, motivazione questa, che giovedì sera lo ha portato ad aggredirla prima con calci e pugni all’interno del cortile della loro villetta e successivamente a inveire sul suo corpo con un rastrello in ferro successivamente ritrovato e posto sotto sequestro. Una volta terminata la violenza, l’uomo si era allontanato dall’abitazione a bordo della sua moto occultata nei giorni seguenti in un garage di sua proprietà facendo perdere le proprie tracce. A dare l’ allarme la sera del tentato omicidio è stata la figlia minorenne che resasi conto del folle gesto del padre ha chiesto subito aiuto a una vicina e successivamente ai Carabinieri giunti immediatamente dopo sul posto per soccorrere la donna. Dopo le formalità di rito il Fava è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Cavadonna in attesa di giudizio così come disposto dall’AG competente.
