Siracusa-Acireale, pomeriggio di guerriglia urbana fra ultrà: la ricostruzione della Questura


SIRACUSA – Un mercoledì da dimenticare per la guerriglia urbana tra frange violente delle tifoserie di Siracusa e Acireale, che offusca la brillante prestazione sportiva degli azzurri in campo, con la vittoria per 3 a 1 che porta il Siracusa calcio provvisoriamente in testa alla classifica del girone di Serie D.
Quattro i poliziotti contusi che hanno dovuto far ricorso alle cure mediche, diversi automezzi danneggiati, mentre non si è registrato alcun ferito tra gli ultrà dell’una e dell’altra compagine, tenuti a distanza dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa.
“Era noto che l’incontro di calcio tra il Siracusa e la squadra dell’Acireale fosse una partita ad alto rischio – si legge nel comunicato diramato stamani dalla Questura – attesa l’accesa e storica rivalità tra le frange più estreme delle opposte tifoserie. Purtroppo, non è stato possibile vietare ai tifosi acesi la trasferta e 300 supporter ospiti hanno raggiunto lo stadio “De Simone” di Siracusa con mezzi propri per assistere all’incontro“.
Pertanto il questore Benedetto Sanna aveva chiesto e ottenuto aliquote di rinforzo di Polizia e Carabinieri, potendo dispiegare per la partita 80 uomini delle forze dell’ordine, coordinati da un dirigente e da quattro funzionari della Polizia di Stato.
Al termine della partita conclusa senza alcuna turbativa dell’ordine pubblico, fuori dall’impianto sportivo ma nelle immediate adiacenze, si sono registrati dei disordini “originati dallo scoppio di alcuni grossi petardi e dal lancio di sassi da parte di circa 50 violenti pseudo tifosi del Siracusa all’indirizzo dei sostenitori acesi che si apprestavano a defluire dallo stadio scortati dalle forze di polizia, a bordo delle loro autovetture private“.
“È bastata questa provocazione per scatenare la reazione dei tifosi acesi che cercavano lo scontro – prosegue la ricostruzione della Questura sul mercoledì pomeriggio di follia – Da questo momento, il dispositivo posto a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica profondeva il massimo sforzo per evitare i contatti tra i due gruppi. Al passaggio del corteo degli ospiti, si è registrato il continuo lancio di pietre e di vari oggetti contundenti all’indirizzo delle autovetture e dei van degli acesi. Anche dai balconi sono arrivati oggetti vari che hanno indotto i dirigenti del servizio a modificare i percorsi di uscita dalla città“.
Le forze di polizia hanno da subito avviato le indagini per identificare e denunciare gli autori delle violenze, i quali, come sottolinea la Questura, “non possono essere definiti tifosi ma esclusivamente criminali e professionisti del disordine pubblico e della violenza urbana“.