Siracusa, sfratto Avis da via Von Platen, lettera aperta del presidente a donatori e istituzioni


SIRACUSA – L’Agenzia del Demanio, lo scorso luglio, aveva intimato all’Avis comunale di lasciare i locali di via Von Platen entro 3 mesi, e quindi entro il mese corrente, non intendendo rinnovare il contratto di locazione. Oggi, il presidente del consiglio direttivo dell’associazione di volontariato, Robert Fortuna invia alle redazioni una lettera aperta indirizzata “ai donatori, alla cittadinanza, ai rappresentanti delle istituzioni locali, alla deputazione regionale, ed alla rappresentanza parlamentare nazionale“. La pubblichiamo integralmente qui di seguito.
“L’Agenzia del demanio, per conto dello Stato, ha fatto pervenire, nel luglio scorso, un’intimazione a rilasciare, entro tre mesi, l’immobile sede dell’Avis Comunale di Siracusa, ben nota ai donatori, dove si svolge l’attività di raccolta del sangue.
Lo Stato, e per esso l’Agenzia, ha rifiutato la proposta di rinnovare il contratto dopo la scadenza, per l’asserita necessità di utilizzare l’immobile per un “uso governativo” non meglio precisato.
L’Avis ha chiesto di sapere, in nome della trasparenza, quale fosse, in particolare, la necessità di un uso governativo talmente cogente da costringere, in così poco tempo, a sloggiare dalla propria sede un’Associazione del Terzo Settore, punto di riferimento delle Associazioni esistenti nella provincia aretusea e fondamentale supporto dell’Asp nell’attività di raccolta del sangue.
All’interno della sede Avis, come risaputo, opera l’unità di raccolta fissa del sangue e degli emocomponenti, con tutte le attività connesse, comprese quelle di assistenza sanitaria ai donatori volontari, di screening per le osservazioni epidemiologiche sulla popolazione coinvolta e di ricerca sanitaria.
È di tutta evidenza che non è facile, nel brevissimo termine assegnato, reperire altra sede, munita dei requisiti d’idoneità, senza che si registri una interruzione dell’attività.
La richiesta di liberare la sede, per un non meglio precisato uso governativo, appare davvero sorprendente poiché:
a) Lo Stato, e per esso l’Agenzia del Demanio, dopo la scadenza del contratto, ha proseguito per un anno (dal luglio 2022 al luglio 2023) a percepire il canone senza minimamente pre-avvertire l’Associazione, quantomeno in considerazione dell’attività di pubblico interesse da essa svolta, della volontà di non rinnovare il contratto.
b) Il contratto di locazione fu stipulato proprio sul presupposto dell’impossibilità di uso governativo: si legge testualmente nel contratto: “Il bene in questione ricade, nel vigente Piano Regolatore Generale di Siracusa, nella Zona Territoriale Omogenea FS2 “Attrezzature ospedaliere e di assistenza sanitaria regolata dall’art. 64 NIA del P.R.G. del Comune di Siracusa. Tali previsioni di destinazione non consentono utilizzi alternativi né risultano verificate condizioni per eventuali utilizzi governativi”.
c) L’Agenzia, fin qui, non ha chiarito cosa sia cambiato nel frattempo e quale sia, in particolare, la necessità cogente di destinare l’immobile a un non meglio precisato uso governativo. Per averne contezza, l’Avis ha dovuto chiedere l’accesso agli atti ed è ancora in attesa di riceverli, da parte dell’Agenzia che vi ha consentito.
d) L’Agenzia statale trascura di considerare che il reperimento di una nuova sede necessita, in ogni caso, perché possa svolgersi l’attività, della preventiva autorizzazione al funzionamento rilasciata dal competente Assessorato Regionale, che non potrebbe avvenire dall’oggi al domani.
e) Detto ciò, quello che suscita sorpresa, per l’appunto, è la mancata considerazione della rilevanza pubblicistica degli interessi inerenti l’attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti. Con ciò, l’Agenzia finisce col penalizzare un Ente del Terzo Settore che, pur non appartenendo al novero degli Enti pubblici, persegue finalità di pubblico interesse in favore della collettività, nel settore della salute pubblica e in una zona del territorio proprio destinata ai servizi e alle attrezzature sanitarie.
L’atteggiamento autoritativo assunto dall’Agenzia rischia, più che concretamente, di determinare un vulnus nell’attività di raccolta del sangue, con possibili riflessi sui livelli di autosufficienza e di raggiungimento degli obiettivi regionali e nazionali.
L’Avis Comunale di Siracusa, con il contributo di tutti i donatori, ha impegnato rilevanti risorse economiche per l’adeguamento dei locali alle norme per il superamento delle barriere architettoniche e per l’ampliamento dei locali con la realizzazione del nuovo corpo di fabbrica che ospita la sala donazioni. Nel ribadire la nostra richiesta di rinnovo del contratto di affitto e di riconoscimento delle condizioni di favore, quale ente del terzo settore che svolge un servizio di pubblica utilità ed interesse, quale è quello della raccolta del sangue intero e degli emocomponenti, chiede il sostegno di quanti hanno a cuore la raccolta del sangue ed auspica l’avocazione della problematica direttamente da parte della Direzione Generale dell’Agenzia del Demanio.
Ci è sembrato doveroso informare la cittadinanza e gli Enti in indirizzo dello stato delle cose, affinché ognuno possa concretamente manifestare solidarietà alla causa dell’Avis Comunale di Siracusa, evitando che essa debba essere costretta ad interrompere un’attività promossa e proseguita unicamente nel nome del volontariato e a servizio della salute pubblica”.