Siracusa, amministrative, Giovanni Cafeo: “Sosterrò Francesco Italia”


SIRACUSA – “Al ballottaggio sosterrò Francesco Italia”. È una dichiarazione per certi versi clamorosa quella del deputato regionale del Pd Giovanni Cafeo, che prende posizione all’indomani della decisione di Presenza Cittadina di non appoggiare il vicesindaco di Siracusa. Cafeo infatti è stato sostenuto dall’onorevole Foti (leader del movimento politico) alle regionali dello scorso novembre. Non solo. Qualche anno fa aveva interrotto bruscamente il suo rapporto politico con Giancarlo Garozzo, di cui era stato capo di gabinetto. E il divorzio era stato a dir poco polemico con critiche reciproche sul modo di operare.
Cafeo spiega: “Sono profondamente orgoglioso del progetto politico che abbiamo costruito attorno alla figura di Fabio Moschella anche se il risultato non è stato favorevole. Ora la situazione delineata rischia di diventare una trappola per i cittadini. La sensazione generale è infatti quella di una scelta futura basata non sul sindaco da votare ma piuttosto su quello da evitare, a causa di una mancanza di entusiasmo da parte degli elettori che di base coinvolge entrambi gli sfidanti al ballottaggio. E tradizionalmente, quando la scelta generale non ricade sul candidato sindaco ritenuto migliore ma sul “meno peggio”, a soffrirne è in primo luogo l’affluenza ma anche la stessa cittadinanza, destinata a ritrovarsi guidata da un sindaco privo all’origine della necessaria rappresentatività”.
Il parlamentare regionale ha deciso comunque di appoggiare Italia, al quale non si esime dal dispensare qualche consiglio. “In primo luogo – afferma – è bene che dica proprio a Giancarlo Garozzo di continuare con la linea sin qui tenuta benissimo, ovvero quella dell’operoso silenzio. Non gli chiedo di disconoscerlo, ma il voto del 24 giugno deve essere a sostegno di un progetto per la città, non per Garozzo, un voto che deve dimostrare discontinuità non sull’operato amministrativo della precedente Giunta, di cui comunque Italia è pienamente rappresentativo, ma sul rapporto tenuto con la città e i suoi abitanti. Il prossimo sindaco di Siracusa – continua Giovanni Cafeo – non potrà continuare ad avere un approccio divisivo con la gente, a vivere isolato nelle stanze del Vermexio e a parlare esclusivamente con i consiglieri comunali e con i portatori di voti, per garantirsi soltanto i numeri. I cittadini non sono numeri, hanno necessità di confrontarsi con il proprio sindaco, di incontrarlo per strada, di vedere che ha un’idea ben precisa. Il riconoscimento del contributo al progetto politico che sostiene la candidatura di Francesco Italia non si può ridurre alla nomina di un eventuale assessore, soprattutto se agli assessori si da il valore assoluto dato da Garozzo in questi 5 anni – tiene a precisare Cafeo – perché l’unico riconoscimento valido è quello dato a tutta la squadra, agli uomini e alle donne che si sono spesi per provare a raggiungere questo obiettivo. E l’unico modo per riconoscere questo indubbio lavoro è attraverso l’apparentamento, un atto concreto che di fatto certifica il desiderio di lavorare insieme al futuro della città”.
“Auspico dunque – conclude Cafeo – che questi ultimi giorni di campagna elettorale segnino in primo luogo un ritorno ai temi della città, senza attacchi personali e senza denigrazione dell’avversario e che la candidatura di Francesco Italia, al quale auguro di vincere, si dimostri discontinua nel tema più importante per un amministratore, ovvero nel rapporto con le persone”.