Siracusa, annunciata mozione di sfiducia per il presidente del Consiglio Armaro
SIRACUSA – È il consigliere comunale Elio Di Lorenzo a contestare duramente il recente operato del presidente del civico consesso Santino Armaro. Già la sera del 6 settembre il Consiglio comunale aveva votato e approvato a scrutinio segreto una mozione presentata dalla consigliera Simona Princiotta.
In data odierna Di Lorenzo denuncia: “Ancora una volta il presidente del consiglio comunale, incapace di dirigere al meglio i lavori, dimostra di essere inadatto dal punto di vista istituzionale in quanto preferisce dare la priorità negli interventi ai compagni di partito e non ai consiglieri che hanno il diritto istituzionale di prendere la parola prima di altri. Ma è un diritto che farò sicuramente valere in sede giudiziaria, la stessa sede cara al presidente”.
Prosegue: “Oggi il presidente del consiglio comunale è riuscito a trasformare un’iniziativa lodevole da tutti i punti di vista, dedicata all’accorpamento delle Camere di commercio e tendente esclusivamente a favorire lo sviluppo della nostra città, promossa dal collega Firenze e da altri 14 consiglieri, in una passerella carnevalesca priva di vero dibattito ed interesse, se non solo quello del presidente e di qualche altro rappresentante, i quali non vogliono rendersi conto che, oltre ad essere sfiduciati dal consiglio comunale, sono anche sconfessati dagli organismi direttivi del loro partito, il Partito democratico. Si è voluto impedire ai consiglieri non iscritti al Pd di prendere la parola: un fatto grave, che mette a rischio la stessa credibilità istituzionale, tale da rasentare l’abuso di potere da parte del presidente, atto penalmente perseguibile”.
Il consigliere Di Lorenzo spiega: “Tutto ciò va fermato ed impedito, per la salvaguardia della libertà istituzionale ed individuale. Si è voluto impedire che qualche consigliere, come il sottoscritto, facesse rilevare l’assenza dell’Amministrazione attiva dall’aula: non c’era il sindaco, non c’era il vice sindaco, non c’era l’assessore al Commercio, non c’era l’assessore allo Sviluppo economico; c’erano solo i rappresentanti dei commercianti, degli artigiani e delle altre attività produttive, tutti al completo e che meritano i miei ringraziamenti più sinceri per l’azione propositiva che intendono svolgere nei confronti dell’Amministrazione, ormai sorda al grido di sofferenza dei suoi concittadini”.
Di Lorenzo contesta l’affermazione del sindaco Garozzo, secondo il quale la sfiducia del presidente del Consiglio comunale sarebbe “cosa piccolina e che dopo tre giorni non se ne parlerà più”, e lancia la sfida: “Mi farò portatore di una vera mozione di sfiducia nei confronti del presidente al fine di ristabilire i valori istituzionali e la stessa legalità delle funzioni dei consiglieri comunali. Non so se di tutto questo si parlerà per soli tre giorni o avremo un nuovo presidente del consiglio comunale di Siracusa”.