Siracusa, caserma Vigili del fuoco, Vinciullo: “Per i lavori puntiamo su manodopera siracusana”
SIRACUSA – A proposito dei lavori del primo lotto per la costruzione della nuova sede del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, che dovrebbero iniziare il 10 ottobre, Vincenzo Vinciullo, da ex assessore comunale alla Ricostruzione e presidente della commissione Bilancio all’Ars, lancia un appello.
“I lavori, importanti non solo per le funzioni della caserma, ma anche per l’importo degli stessi, devono essere realizzati da manodopera siracusana, cioè devono essere utilizzati operai del nostro territorio, in quanto non è possibile continuare ad avere l’invasione di centinaia di operai di altre province, mentre i nostri sono senza lavoro e muoiono di fame. Ritengo infatti doveroso chiarire, fin da subito, questo aspetto che non è né insignificante, né tanto meno ininfluente nell’economia della nostra provincia. Da anni, infatti, assistiamo al fatto che i lavori vengono aggiudicati a ditte provenienti da altre province che usano, di conseguenza, la loro manodopera, lasciando disoccupati i nostri operai. Ritengo doveroso che i sindacati di categoria si adoperino, anche con un incontro in Prefettura, per assicurare il lavoro ai nostri operai. Di seguito aggiungo alcune notizie relative all’iter seguito per aggiudicare i lavori”.
“Come si ricorderà, la realizzazione dell’opera era stata assegnata al Comune di Siracusa ed io – ha continuato Vinciullo – nella veste di Assessore alla Ricostruzione ed alla Protezione Civile, avevo predisposto tutti gli atti necessari per la progettazione, il finanziamento e l’inizio dei lavori, che, però, sono stati interrotti successivamente, dopo le dimissioni della Giunta Bufardeci”.
Poi un attacco all’amministrazione comunale. “Di fronte all’incapacità dell’Amministrazione Comunale – ha proseguito Vinciullo – sono stato costretto a chiedere di passare le competenze dal Comune di Siracusa alla Regione, in modo tale che un’opera strategica per la provincia di Siracusa e per tutta la Sicilia potesse essere sottratta all’ignavia e affidata ai funzionari della Protezione Civile che, nonostante tutte le difficoltà, hanno rivisitato il progetto, rideterminato le somme necessarie e, grazie al recepimento da parte della Regione del Decreto Legislativo n.118 del 23/06/2011, attraverso la Legge regionale 3/2015, approvata dalla Commissione Bilancio, è stato possibile riportare in vita tutte le somme necessarie per poter appaltare nuovamente i lavori. Inoltre, per cercare di sbloccare l’iter il più velocemente possibile, oltre ai numerosi interventi in Aula, ho presentato le interrogazioni parlamentari n.186 del 21/01/2013, n.1279 del 20/07/2010 e n.735 del 10/09/2009″.
L’ex deputato regionale ricorda che “da quando la procedura è passata dal Dipartimento della Protezione Civile di Siracusa a quello di Catania, non abbiamo avuto intoppi tali da richiedere l’intervento del Governo regionale, come erroneamente riportato (…) Sono decorsi, quindi, i termini per eventuali ricorsi e con la velocità della luce credo che gli uffici del Dipartimento della Protezione Civile abbiano provveduto ad aggiudicare i lavori”.
“Quindi – ha concluso Vinciullo – ritengo offensivo, maldestro e poco elegante il tentativo di esponenti del Governo Musumeci di intromettersi in una vicenda che è stata seguita sia da me quanto dai funzionari della Protezione Civile nel più assoluto rispetto delle regole”.
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