Siracusa, celebrato il 4 novembre dell’unità nazionale e delle forze armate


SIRACUSA – Tra le numerose iniziative organizzate nelle città italiane in occasione della ricorrenza del 4 novembre, Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze armate, tre appuntamenti si sono tenuti in provincia di Siracusa, due nel capoluogo ed uno ad Augusta, sede del Comando Marisicilia, con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali.
Le celebrazioni hanno avuto inizio a Siracusa alle ore 9, alla chiesa del Pantheon, con la deposizione di una corona d’alloro alla lapide del Milite ignoto da parte del prefetto di Siracusa Giuseppe Castaldo e del comandante Marittimo Sicilia contrammiraglio Nicola De Felice, alla presenza di una rappresentanza della giunta comunale. La chiesa del Pantheon, come noto, è il più importante monumento ai caduti della “Grande Guerra”, contenendo al suo interno l’ossario in cui sono sepolti i soldati siracusani periti nel primo conflitto mondiale.
Alle ore 9,30, si è svolta la cerimonia nel piazzale IV Novembre, antistante alla sede della Capitaneria di porto, sempre alla presenza di Castaldo, De Felice, dei vertici delle altre forze armate e delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche e d’arma, di associazioni di volontariato e delle immancabili scolaresche. Dopo l’alzabandiera, è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria dei caduti, seguito dalla lettura dei messaggi istituzionali.
Nel suo discorso, il contrammiraglio De Felice, comandante Marisicilia, in rappresentanza delle Forze armate, ha evidenziato il “legame indivisibile, quello tra Italia e le sue forze armate”, parlando del 4 novembre come di una “opportunità per ripercorrere le tante straordinarie prove di coraggio, di civiltà e di volontà di rinascita delle quali la nostra Nazione si è sempre resa protagonista”. Ha quindi ricordato che “le Forze armate italiane sono insieme simbolo e strumento non certo di contrapposizione e di offesa verso altri popoli, ma di legalità e di difesa dei diritti dell’uomo, presupposto di sicurezza, di crescita economica, di prosperità e di benessere, di accrescimento dei principi basilari di una comunità sana ed attiva, fiera della sua identità”.
Ha ricevuto un’onorificenza ed è stato nominato cavaliere della Repubblica, Roberto Camelia, ex arbitro di pugilato rimasto senza una gamba dopo essere intervenuto per salvare una donna in un incidente.
Il prefetto Castaldo e il contrammiraglio De Felice si sono poi trasferiti ad Augusta, per la cerimonia conclusiva dinanzi al Monumento ai Caduti, in piazza Castello (vedi articolo).