Siracusa, celebrazioni 90 anni, l’Ortigia “dimentica” la Pallamano
SIRACUSA – Si sono chiuse le celebrazioni per i 90 anni della società sportiva Club Canottieri Ortigia Siracusa, che ha visto anche il Settebello entrare nell’acqua della “Caldarella” per un’amichevole e onorare la pallanuoto siracusana (vedi articolo). Monta la polemica dal fronte della pallamano con cinque ex campioni, segnatamente Massimo Mauceri, Fabio Di Giuseppe, Salvo Zanghì, Luigi Rudilosso e Alessandro Fusina, che affermano quanto segue.
“Nei giorni scorsi Siracusa è stata in festa per le celebrazioni dei 90 anni della Società C.C. Ortigia Siracusa. La locandina celebrativa titolava “90 anni di sport”, peccato che poi non tutti gli sport, a cui l’Ortigia ha partecipato, sono stati menzionati – scrivono in un comunicato – Il riferimento è chiaramente alla pallamano, movimento che per un ventennio è stato il fiore all’occhiello di questa società”.
“Infatti grazie all’onorevole Lo Bello, Enzo Carnazza, Jano Vinci, Gaetano Rudilosso, Guido Lappostato, Franca Lo Bello, in quel ventennio, si sono raggiunti traguardi e risultati che ancora oggi non si riescono nemmeno ad avvicinare – prosegue il comunicato – Aver disputato 6 finali scudetto, laurearsi per tre anni consecutivi Campione d’Italia e vincere due Coppe Italia, non può essere una dimenticanza. Hanno vestito la casacca bianco verde dell’Ortigia pallamano campioni Olimpionici come Zovko o campioni del mondo come Sviridenko, senza dimenticare atleti Siracusani che hanno fatto la storia della pallamano italiana come Alessandro Fusina, Corrado Bronzo, Corrado Miglietta, Giancarlo Costanzo, Luigi Rudilosso, Massimo Mauceri ed atleti di punta del movimento pallamanistico italiano come Fabio Di Giuseppe, Franco Chionchio ed Enzo Augello”.
“Non conosciamo i motivi di tale “pecca” nell’organizzazione dell’evento, lasciato dunque monco, tra le altre cose, di un esempio di organizzazione vincente, che tanto comodo farebbe all’intero sport siracusano – si conclude – È stata una mancanza di rispetto nei confronti di noi ex atleti, dei nostri ex dirigenti e di tutti i nostri tifosi che settimanalmente riempivano le tribune del tensostatico prima e del palazzetto poi”.