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Siracusa, Centro studi Cgil: disoccupazione locale da 11,5% a 24% negli ultimi otto anni

SIRACUSA – I numeri della crisi occupazionale e l’andamento demografico, dal 2008 al 2016, nella provincia di Siracusa. Questo il punto centrale dei lavori del seminario, che si è svolto ieri mattina nei locali di viale Santa Panagia, organizzato dal nuovo Centro studi della Cgil, dal titolo “Focus socio – economico sulla provincia di Siracusa”.

Le ragioni del seminario sono state spiegate da Caterina Italia, coordinatrice del Centro studi: “Per mettere in atto azioni sindacali sempre più efficaci è fondamentale monitorare costantemente le oscillazioni del mercato del lavoro. Per tale ragione abbiamo istituito nei mesi scorsi un osservatorio permanente sull’occupazione e sull’andamento dei differenti settori produttivi”.

Giuseppe Citarrella, presidente del Centro studi Cgil Sicilia: “La situazione che fa da contesto all’andamento socio-economico della provincia di Siracusa in questi ultimi anni, si caratterizza per un quadro macro-economico regionale abbastanza preoccupante. Ben il 38% del lavoro che è andato perduto in Italia, tra il 2008 e il 2016,  ha riguardato la nostra regione. Negli anni in cui è entrato a regime il Jobs Act, sono sfumati 332.510 posti di lavoro. Di questi, ben 126.035 riguardano la Sicilia“.

Roberto Foderà, ricercatore Istat, dopo aver presentato la composizione del tessuto sociale aretuseo, ha sottolineato come “il tasso di disoccupazione a Siracusa sia passato dall’11,5% del 2008 al 24% del 2016. Altro dato da segnalare riguarda i rami di attività: rispetto al 2008 abbiamo avuto un incremento degli occupati in agricoltura a discapito del settore industria”.

Conferma questi dati anche Giuseppe Nobile, sostenendo che “l’analisi socio-economica della provincia è stata anche rivolta al sistema produttivo” e che “l’andamento del valore aggiunto per settori esplicita nel periodo pre-crisi (2000-2007), alternativamente, buone performance delle attività agricole, industriali e delle costruzioni”. Ha aggiunto: “Seguono le forti crisi degli anni 2008-2014, particolarmente gravi per le costruzioni e l’industria in senso stretto, e la cauta ripresa degli ultimi due anni (2014-2016) soprattutto nei servizi (vedi alloggio e ristorazione), con una tendenza quantitativa però ancora insufficiente a recuperare il terreno perduto”.

I lavori del Centro studi sono stati conclusi dal segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro: “Questo seminario apre una stagione nuova del fare analisi: la nostra organizzazione recepisce di buon grado il contributo di chi delle analisi statistiche fa il proprio mestiere. La Cgil, come ha dimostrato nei mesi scorsi, ha saputo guardare con lungimiranza alla società in cambiamento: prova ne è stata la battaglia per l’abolizione dei voucher e la stesura della Carta dei diritti del lavoro”.

A conclusione dei lavori, il segretario generale di Siracusa, Roberto Alosi, ha annunciato il prossimo momento seminariale che vedrà accendersi un dibattito sui dati tecnici rilevati e che sarà volto alla individuazione di nuove strategie finalizzate allo sviluppo occupazionale del territorio siracusano.

“Credo sia fondamentale mantenere costante l’attenzione sui dati statistici perché più si conoscono in profondità le condizioni oggettive del nostro mercato del lavoro più si è in grado, come organizzazione sindacale, di fornire risposte adeguate al contesto – conclude Roberto Alosi -. L’esperienza di oggi è stata molto significativa poiché ci ha permesso di guardare il nostro tessuto sociale da diversi punti di vista”.


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