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Siracusa, Coronavirus, tenda pre-triage all’ospedale “Umberto I”. Istituito telefono dedicato Asp

SIRACUSA – “In riferimento alla tabella pubblicata da alcuni quotidiani sul numero dei tamponi effettuati per l’emergenza Coronavirus, si precisa che in Sicilia sono stati effettuati 291 esami su altrettante persone. Il dato riportato fa riferimento ai soli casi di sospetta positività per i quali è prevista la validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità”. Lo precisa, in una nota, l’assessorato regionale alla Salute.

I casi di positività registrati finora nell’Isola sono 6. Alle persone risultate positive sono stati fatti doppi controlli e successivamente i tamponi sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità. I due centri accreditati per i test, in Sicilia, sono il Policlinico di Palermo e quello di Catania. I tamponi positivi validati dall’Istituto superiore di sanità restano 4, che è il numero delle persone contagiate dal Coronavirus, 2 delle quali sono già guarite.

Nel frattempo, anche l’Asp di Siracusa ha istituito all’interno del Dipartimento di Prevenzione un numero telefonico dedicato (0931 484980), attivo dal 2 marzo per un diretto contatto con la cittadinanza e con quanti potrebbero rientrare in provincia di Siracusa dalle zone di focolaio del Coronavirus utile a ricevere informazioni che possano fornire una iniziale valutazione del rischio e restituire indicazioni necessarie sulle procedure comportamentali da seguire.

Il numero telefonico locale si affianca al numero verde 800 458787 istituito dalla Regione siciliana e al numero di pubblica utilità 1500 per avere informazioni aggiornate e ufficiali che sono reperibili nei siti del ministero della Salute e dell’assessorato regionale della Salute. Di ciò, assieme alle buone regole comportamentali, è stata data ampia diffusione anche con cartelli affissi capillarmente in tutte le strutture sanitarie e nelle farmacie del territorio, nel sito internet e nelle pagine social dell’Azienda.

“Affidarsi a notizie ufficiali e provenienti esclusivamente da fonti istituzionali” è la raccomandazione della direzione generale dell’Asp di Siracusa, che assieme al Dipartimento di Prevenzione è impegnato quotidianamente in incontri operativi con tutte le strutture sanitarie coinvolte, i vari organismi istituzionali, rappresentanti dei medici di medicina generale, dei pediatri, dei farmacisti, in un costante aggiornamento degli aspetti organizzativi degli interventi sanitari, in ottemperanza alle ordinanze e direttive ministeriali e regionali.

Come sottolineano dall’inizio dell’emergenza le autorità sanitarie nazionali, l’Asp ribadisce che: “In caso di sintomatologie legate al Coronavirus non occorre recarsi in ospedale: se si ha febbre o tosse e difficoltà respiratorie e si è di ritorno dalle zone dei focolai da meno di 14 giorni ci si dovrà prioritariamente rivolgere ai medici di famiglia o ai pediatri. L’accesso così realizzato consentirà un triage telefonico specifico, per valutare la presenza dei criteri di definizione di caso sospetto e conseguentemente attivare le necessarie procedure. E comunque, per evitare eventuali contatti, anche se la raccomandazione è di non andare al pronto soccorso, all’ospedale Umberto primo di Siracusa (nella foto di repertorio) con la collaborazione della Croce Rossa è in corso di allestimento un pre triage per soli pazienti con sindromi respiratorie acute allocato all’esterno in un Pma (Presidio medicalizzato avanzato). Nei prossimi giorni altrettanto sarà realizzato negli altri ospedali”.

Inoltre, l’Azienda ricorda le ormai note raccomandazioni ministeriali sulle dieci regole comportamentali da seguire: “Lavati spesso le mani con acqua e sapone o con gel a base alcolica; evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; non toccarti occhi, naso e bocca con le mani; copri bocca e naso con fazzoletti monouso quando starnutisci o tossisci. Se non hai un fazzoletto; usa la piega del gomito; non prendere farmaci antivirali né antibiotici senza la prescrizione del medico; pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o se assisti persone malate; i prodotti “made in China” e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi; in caso di dubbi non recarti al pronto soccorso, né presso lo studio del tuo medico, né alla guardia medica ma chiama il tuo medico di famiglia e segui le sue indicazioni”.


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