Siracusa, disabiltà: presa di posizione del deputato regionale Giambattista Coltraro (SD)


SIRACUSA – “Solo affrontandoli con le persone che vivono i disagi della disabilità ogni giorno si potranno realizzare azioni di integrazione funzionali e non fini a se stesse”. A sostenerlo è il capogruppo di Sicilia Democratica all’Ars Giambattista Coltraro. Il deputato regionale, tra i promotori della proposta di legge del “Dopo di noi”, nell’ultima settimana ha avuto un confronto diretto, sebbene occasionale, con l’associazionismo del mondo della disabilità e con i genitori di ragazzi speciali, recependone le istanze e come lo stesso ha affermato: “ Arricchendosi di un prezioso bagaglio emotivo, che spinge ad affrontare i vari problemi con una straordinaria energia indotta e corroborante, capace di cambiare la visione delle cose e indirizzare la politica su obiettivi specifici”.
“In particolare- scrive Coltraro- l’incontro con il padre di una giovane disabile siracusana e di una giovane madre impegnata nella riabilitazione sociale del figlio adolescente mi hanno particolarmente colpito. Questo signore di mezza età, alla guida di un’associazione di famiglie di disabili, e questa madre coraggio, mi hanno fatto comprendere quali sono le preoccupazioni verso il futuro dei loro figli, ma soprattutto l’esigenza di coprire gli spazi vuoti del presente durante le ore di libertà dagli impegni scolastici o alla fine del ciclo di studi obbligatori”. “Ecco – continua Coltraro- bisogna partire qui, dal colmare queste lacune, trasformando il volontariato qualificato in sostegno professionale con i dovuti finanziamenti e rimborsi”.
“ So che potrebbe sembrare strategia pre-elettorale- precisa Coltraro- ma non lo è affatto. Ho sentito addosso le preoccupazioni di questa gente e voglio che la politica torni a fare il proprio dovere , quello di dare risposte ai bisogni primari di queste persone speciali, che esulano dalla mera assistenza terapeutica e sanitaria”. “ Bisogna rafforzare la rete sociale- spiega Coltraro- ma queste associazioni hanno bisogno di locali e risorse economiche per raggiungere le mission di integrazione che si prefiggono”. “ Le giornate mondiali dedicate- continua- sono importanti per tenere alta l’attenzione sulle fasce deboli, ma dobbiamo essere noi gli interpreti e traduttori delle istanze delle fasce sociali più deboli , recuperando fondi e incentivando programmi di integrazione socio-ricreativi. Le scuole possono aprirsi al territorio durante le ore extra-didattiche, mettendo a disposizione i laboratori, i locali e le palestre, la società civile adeguatamente sostenuta saprà organizzarsi. Anche in estate dobbiamo dislocare nelle aree balneari queste realtà, tessendo convenzioni con i privati e rendendo vive e accessibili a tutti le aree costiere”.