Siracusa, oltre quaranta agenti penitenziari “autoconsegnati” per protesta al carcere di Cavadonna


SIRACUSA – Sono oltre quaranta gli agenti penitenziari “autoconsegnati” per protesta al carcere di Cavadonna, a Siracusa, mentre “alcuni di essi hanno iniziato ad accusare malori dovuti alla mancanza di riposo, con tachicardia e pressione alta”, come si rende noto in un comunicato dell’Ugl Polizia penitenziaria.
È Nello Bongiovanni, dirigente nazionale del sindacato di categoria dell’Ugl, a fornire aggiornamenti quotidiani su questa particolare forma di protesta, iniziata martedì 23 aprile per richiedere “misure idonee a garantire l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari, non escluso quello di Siracusa”, e auspicando “turni equi”, “il giusto riposo e la dovuta sicurezza sul posto di lavoro”.
Avrebbero ricevuto messaggi di solidarietà e di attenzione da parte di esponenti politici locali. Sulla vicenda, interviene oggi il segretario nazionale Ugl Polizia penitenziaria, Alessandro De Pasquale.
Riferisce che è stata inviata una lettera al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per “invitarlo a prendere atto della situazione e a prendere opportuni provvedimenti in merito” poiché “la situazione è ormai insostenibile, non solo in questa città ma anche in altri istituti, compresi quelli del Nord”. De Pasquale chiede inoltre “misure idonee a garantire l’ordine e la sicurezza all’interno degli Istituti penitenziari e i diritti dei lavoratori”.
“Vi è necessità – sottolinea De Pasquale – di potenziare le unità della Casa circondariale di Siracusa per fare fronte al sovraffollamento, così da instaurare turni equi, con orari confacenti alla salute delle agenti e degli agenti, assicurando il giusto riposo e restituendo dignità professionale a persone che svolgono il proprio lavoro sotto al limiti della sicurezza”.
Nelle settimane scorse, il sit-in dinanzi alla prefettura di Siracusa, a margine del quale è stato ottenuto un colloquio con il prefetto, e l’incontro con il direttore dell’istituto penitenziario, che però non sarebbero bastati a rassicurare gli agenti.
(nella foto di repertorio: il sit-in dell’Ugl Polizia penitenziaria davanti alla prefettura di Siracusa)