SIRACUSA – Una stagione pronta a raccontare storie meravigliose grazie a tre spettacoli, uno diverso dall’altro, che promettono emozioni bellissime. Il debutto del cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa è ormai vicino e questa mattina nei locali della Fondazione Inda è stato alzato il sipario sulle rappresentazioni in programma dal 15 maggio al 28 giugno 2015. A presentare la stagione sono stati il presidente della Fondazione, Giancarlo Garozzo, il sovrintendente dell’Istituto Gioacchino Lanza Tomasi, il consigliere delegato Walter Pagliaro, gli assessori regionali al Turismo e Spettacolo Cleo Li Calzi e ai Beni culturali Antonio Purpura e il sovrintendente ai Beni culturali Beatrice Basile. Con loro anche i tre registi Moni Ovadia per “Le Supplici” di Eschilo, Federico Tiezzi per “Ifigenia in Aulide” di Euripide e Paolo Magelli per Medea di Seneca.
“La Fondazione Inda è un patrimonio non solo di Siracusa ma di tutto il paese – ha dichiarato il presidente Garozzo -. Abbiamo scelto tre tragedie che ruotano attorno a un tema di grande attualità come quello dell’accoglienza e siamo convinti anche quest’anno di offrire non solo grandi emozioni ma anche spunti di riflessione. Siamo poi soddisfatti che l’iniziativa delle “giornate siracusane” lanciata quest’anno stia riscuotendo un grande successo perché vogliamo che il ciclo di rappresentazioni classiche diventi una festa di tutta la città”.
“L’Istituto del dramma antico rappresenta in tutto e per tutto la Sicilia ed è un evento che ha una rilevanza nazionale – ha aggiunto l’assessore Cleo Li Calzi -. Vogliamo avviare una promozione ad ampio raggio di eccellenze come l’Inda e anche per questo abbiamo previsto risorse in bilancio proprio per il settore delle arti e dello spettacolo. E’ anche importante programmare in anticipo gli spettacoli in maniera tale da poter avviare in anticipo la promozione di questo evento così importante”.
L’assessore ai Beni culturali Antonio Purpura ha voluto sottolineare come “nonostante un periodo difficile siamo comunque pronti a sostenere la cultura nella nostra regione”. “E’ importante costruire attorno al bene culturale – ha dichiarato Purpura – eventi importanti e su questo fronte vogliamo puntare alla creazione di una rete di teatri di pietra per unire fruizione, salvaguardia ed eventi culturali”.
Sul Teatro Greco Purpura ha confermato come “siano già stati programmati interventi a breve, medio e lungo termine”. “Il Teatro Greco – ha aggiunto il sovrintendente ai Beni culturali Beatrice Basile – denuncia gli effetti del tempo ed è per questa ragione che è necessaria una manutenzione costante per limitare gli effetti del degrado naturale del monumento. Abbiamo già previsto una serie di interventi, anche grazie alla disponibilità del Comune”.
“Per me è stato un grande onore e una sorpresa ottenere questo incarico – sono state le parole di Lanza Tomasi -. Mi preme sottolineare come l’Inda sia una piccola famiglia molto unita con persone che tra di loro lavorano in piena armonia e con efficacia. Vorrei anche che il ciclo di spettacoli classici diventasse una festa per tutta la città, un momento irrinunciabile per tutti”.
Un aspetto, quest’ultimo, sottolineato anche dal consigliere delegato della Fondazione Inda Walter Pagliaro. “L’Inda e la città devono ritrovare un rapporto – ha sostenuto Pagliaro –. Sono molto contento di come sia stato portato avanti l’allestimento degli spettacoli e in questo senso mi preme ringraziare attori, registi, scenografi, musicisti senza i quali non potremmo essere qui a parlare di nulla”. Da Pagliaro anche due inviti a Regione e Comune. “Serve uno stretto rapporto di collaborazione con la Regione, anche per poter accedere ai fondi europei – sono state le parole del consigliere delegato – così come è necessario che il Comune ci fornisca una sede per l’Accademia dell’Inda. Sulle rappresentazioni classiche posso già anticipare che il prossimo anno uno dei tre spettacoli sarà pensato per essere portato in tour in altri teatri”.
Ad aprire il cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici sarà “Le Supplici” di Eschilo, un’opera come spiegato dal regista Moni Ovada “scritta a quattro mani con un grandissimo artista siciliano, Mario Incudine”. Ma i punti di forza della tragedia saranno anche le scene di Gianni Carluccio, i costumi di Elisa Savi e i movimenti coreografici pensati da Dario La Ferla definito uno “straordinario talento” dallo stesso Ovadia che ancora una volta ha lodato i ragazzi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico. “Neanche nei miei sogni più arditi avrei pensato di trovare ragazzi così disciplinati, ordinati e pronti a lavorare per servire un progetto culturale – ha dichiarato Ovadia -. Sono una vera ricchezza non solo per l’Inda ma per l’intero paese che deve trovare il coraggio di puntare su cultura, innovazione e scuola. Sono poi convinto che l’Istituto nazionale del dramma antico debba diventare un progetto che rivoluzioni la cultura e questo paese attraverso il teatro”.
Ha confessato di “aver tratto ispirazione. soprattutto per la scena, da Duilio Cambellotti” Federico Tiezzi, regista di “Ifigenia in Aulide”. “Stiamo portando avanti un esperimento – ha spiegato Tiezzi – che ci consenta di presentare il dramma classico con un linguaggio contemporaneo. Voglio ringraziare non solo gli attori ma anche le maestranze, gli allievi dell’Accademia dell’Inda e tutto il personale che ci ha consentito in questo mese di percorrere un tragitto lunghissimo e lavorare serenamente al nostro progetto”.
A dirigere “Medea” è invece Paolo Magelli che ha rivelato la soddisfazione “per potermi misurare con un testo di Seneca sul quale avrei voluto lavorare già da tempo”. “Abbiamo voluto allontanare Seneca da quelle “acque” moralistiche nelle quali la critica della seconda metà dell’Ottocento e dei primi del Novecento lo aveva confinato – ha spiegato il regista -. E’ una tragedia di grande attualità che ripropone situazioni con le quali conviviamo oggi. Vedo Medea non come una maga cattiva ma come una donna coraggiosa, una novella Ulisse che ha aperto le vie del mare”.
Nel corso della conferenza stampa è stata poi presentata la XXI del Festival internazionale del teatro classico dei giovani in programma a Palazzolo Acreide dal 17 maggio al primo giugno. La manifestazione coinvolgerà 56 istituti scolastici provenienti da tutto il mondo e oltre 1.500 studenti.