Siracusa, Renato Schifani incontra Confindustria: “Trovare con urgenza una soluzione per Isab Lukoil”
SIRACUSA – Renato Schifani ha fatto tappa a Siracusa. Il candidato alla presidenza della Regione per la coalizione di centrodestra, accolto dall’ex ministro Stefania Prestigiacomo, ha incontrato i rappresentanti di Confindustria con i quali ha affrontato il problema delle sanzioni Ue che culmineranno nell’embargo del petrolio russo via mare tra pochi mesi. “Ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio nella zona industriale – ha detto Schifani – sarà mio impegno come presidente della Regione di chiedere un incontro urgente con il prossimo premier e con il prossimo ministro dello sviluppo economico per affrontare e risolvere la questione. Sulla vicenda Isab Lukoil esistono delle possibili soluzioni – ha aggiunto – che devono essere portate con urgenza al prossimo governo nazionale, con il quale vogliamo avere un confronto alla pari. C’è bisogno intanto di sostenere linee di credito per l’approvvigionamento del greggio non russo che Isab può lavorare non rinunciando all’impegno industriale, economico ed occupazionale sul territorio. La norma cosiddetta ‘salva Isab, inserita nel decreto aiuti, impone al governo di trovare con urgenza una soluzione”.
Ad ascoltarlo in sala il presidente di Confindustria Siracusa Diego Bivona, la vicepresidente Maria Pia Prestigiacomo, Angelo Grasso, manager di Sonatrach, Claudio Geraci, vice direttore generale di Isab Lukoil, Guglielmo Allibrio manager di Sasol Augusta, Carmelo Di Noto, direttore Confindustria Siracusa, Giancarlo Bellina amministratore delegato Erg Power, Domenico Tringali dei Cantieri navali Augusta, Antonino Governanti, direttore di Eni Versalis, e il presidente di Ance Siracusa Massimo Riili. “Il polo petrolchimico di Siracusa costituisce una eccellenza industriale a livello nazionale che va valorizzata e salvaguardata – ha concluso Renato Schifani – e opererò in questa direzione, così come il porto di Augusta che è fondamentale per import ed export ma anche per l’attività di supporto delle raffinerie, e deve diventare hub del Mediterraneo come previsto a suo tempo dall’Unione Europea”.