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Siracusa, rinomati ristoratori ai fornelli per un pranzo pasquale ai meno abbienti. Parroco: “Aumentano assistiti siracusani”

SIRACUSA – La preghiera del Padre Nostro, l’applauso ad un gruppo di volontari speciali e poi, finalmente, il ritiro delle portate. Oggi si sono radunati con abbondante anticipo rispetto all’ora di pranzo nei pressi del cancello di ingresso, gli assistiti della mensa di San Tommaso apostolo al Pantheon. Anche per loro quello di oggi è stato un giorno particolare. A pochi giorni dalla Pasqua, infatti, sono stati i ristoratori siracusani a preparare il pasto, cucinando per i meno abbienti assistiti dalla parrocchia guidata da padre Massimo Di Natale. Un’iniziativa che si ripete a distanza di qualche mese, da quella del periodo natalizio, lo scorso 23 dicembre.

Lo chef Giovanni Guarneri, presidente dell’associazione promotrice “Noi ristoratori”, ha augurato buona Pasqua, invitando tutti “a tenere duro perché da questa prova ne usciremo insieme”. Alcuni tra i professionisti più noti in città si sono messi ai fornelli all’interno della mensa di una parrocchia che ogni giorno dona pasti caldi ad una settantina di persone. Oggi un pranzo abbondante, con un menù completo, dall’antipasto al dolce, con carciofi e caponata, seguiti dai ravioli di ricotta al sugo, come primo piatto, e dagli involtini di di vitello con pane e contorno di patate al forno come secondo. Poi il dessert, un semifreddo con pere, fragole e croccante di cioccolato modicano. Per tutti anche la colomba pasquale.

Quattro portate da asporto (causa restrizioni anti-Covid) che hanno il sapore di un piccolo gioiello donato dal cuore, in un momento in cui, proprio i ristoratori devono stringere i denti per andare avanti e sperare in un futuro migliore. “Li ringraziamo di cuore – ha detto padre Massimo Di Natale – per aver donato tempo ed energie a questa causa. Sono tra i più rinomati di Siracusa e hanno deciso di mettersi a nostra disposizione. È la seconda edizione di un’iniziativa che speriamo possa andare avanti nel tempo”.

La mensa del Pantheon è aperta tutti i giorni per il pranzo da 16 anni. Fino a non molto tempo fa serviva in larga parte stranieri. Ora sono tanti anche quelli locali. “Che ci sia a livello cittadino un interessamento – sottolinea il sacerdote – significa che è il fiore all’occhiello della sensibilità di ogni siracusano. Negli ultimi mesi è cresciuta del 30 per cento anche la percentuale di siracusani che assistiamo. Purtroppo molte famiglie faticano a sostenere le spese quotidiane e dunque vengono a ritirarsi il pranzo per poi consumarlo a casa”.


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